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INTERROGAZIONE M5S VERBANIA

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15751

presentato da

CRIPPA Davide

testo di

Mercoledì 1 marzo 2017, seduta n. 751

CRIPPA. — Al Ministro dell’interno, al Ministro dell’economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
in data 21 febbraio 2017 si è svolto il consiglio comunale di Verbania con tema all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio preventivo;
come da denuncia riportata dal consigliere comunale di Verbania, Roberto Campana anche con una comunicazione scritta al prefetto di Verbania in data 22 febbraio 2017 risulterebbe come durante la seduta in questione non sarebbero stati presenti revisori dei conti, come invece previsto dalla statuto approvato in data 21 febbraio 2001 con deliberazione n. 49 e modificato con deliberazioni di consiglio comunale n. 23 del 30 marzo 2009, n. 41 del 22 aprile 2013, n. 92 del 18 dicembre 2014;
in particolare, lo stesso, al Titolo VII, articolo 90, punto 9, recita: «Revisori partecipano alle sedute del Consiglio Comunale e della Giunta, quando richiesti, ed in ogni caso alle sedute del Consigli allorché si discutono e si approvano bilanci preventivi e consuntivi. (…)»;
nonostante durante lo stesso consiglio comunale il consigliere Campana abbia provveduto a riportare la problematica alla presidenza del consiglio comunale, e quest’ultimo abbia provveduto ad una sospensione dell’assemblea al fine di conferire con il segretario comunale nel merito, alla ripresa dei lavori lo stesso, su invito del sindaco, ha provveduto a porre in votazione il proseguimento o meno della seduta;
chiamati quindi a decidere nel merito, la votazione che ne è conseguita è risultata favorevole al prosieguo dell’assemblea con 16 voti favorevoli alla prosecuzione, 3 contrari e 5 astenuti;
con tale votazione si sarebbe quindi dato luogo a una modifica sui generis e di fatto temporanea di quanto disposto dallo statuto e che quindi andrebbe a «bypassare» con dubbie modalità le disposizioni previste nel merito del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, «Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali» (TUEL);
si fa presente infatti come lo stesso TUEL, e in particolare l’articolo 6, comma 4, recita: «Gli statuti sono deliberati dai rispettivi consigli con il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri assegnati. Qualora tale maggioranza non venga raggiunta, la votazione è ripetuto in successive sedute da tenersi entro trenta giorni e lo statuto è approvato se ottiene per due volte il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. Le disposizioni di cui al presente comma si applicano anche alle modifiche statutarie»;
la vicenda si è vista ripetersi durante il consiglio comunale del 22 febbraio 2017, nel cui ordine del giorno era presente la discussione e la votazione del bilancio preventivo; in tale occasione si poteva nuovamente notare l’assenza dei Revisori dei Conti;
nonostante il consigliere comunale Campana abbia ritenuto di intervenire facendo nuovamente presente la problematica, l’assemblea ha votato nuovamente a stragrande maggioranza per la prosecuzione della seduta –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative di competenza si intenda assumere, considerato che all’interrogante appare evidente come nella vicenda siano intervenute varie violazioni di legge.
(4-15751)

Qui il link dell’interrogazione presentata:

MULLER: SI AZZERI IL CDA E VARINI RISPONDA DEL SUO SILENZIO

Apprendiamo, direttamente dalla stampa del 13/02/2017, che le dimissioni di un membro del consiglio di amministrazione del ricovero Muller, avvenute mesi fa, sono state ignorate dal presidente del Consiglio comunale Varini.
Riportiamo testualmente: “” Le dimissioni, giunte a Palazzo di Città direttamente al presidente del Consiglio comunale Pier Giorgio Varini, sono rimaste lettera morta. E non solo non hanno innescato una discussione o un dibattito, ma non hanno nemmeno portato all’avvio delle necessarie procedure di surroga di Oldrini. Dalla data delle dimissioni, non comunicate nemmeno ai consiglieri comunali, l’assemblea di Palazzo Flaim s’è riunita cinque volte: il 30 novembre, il 5 e il 21 dicembre, il 2 e il 19 gennaio.””

Riteniamo la situazione grave e chiediamo al Presidente Varini di comunicare, nel primo consiglio comunale utile (21 / 02) il perchè di questo silenzio lasciando così passare ben 5 comunali senza che nulla si facesse.
Inoltre è evidente, come riporta l’articolo sopra citato, che la situazione al Muller in seno al Consiglio di amministrazione era e rimane tesa. Citiamo nuovamente l’articolo: “”il “caso” s’è mediaticamente sgonfiato. Ma, nel merito, i problemi sono rimasti e, anzi, per certi versi la questione s’è fatta più grave anche se, in qualche modo, è passata sotto silenzio. Risalgono infatti alla fine di novembre le dimissioni di un altro consigliere di nomina di Palazzo Flaim, Maurizio Oldrini””.
Ci sembra chiaro che la situazione del cda del ricovero Muller, cosi come è sempre stato denunciato dal Movimento 5 Stelle, risulta essere ingestibile. Lanciamo quindi una proposta alla politica, dato che ormai l’opera del cda dell’ente appare avulsa dai bisogni degli anziani e degli ospiti della struttura: che vengano azzerate tutte le nomine politiche in seno al cda e vengano rifatte le nomine con la partecipazione di tutte le forze politiche per dare un segnale forte di vicinanza alla cittadinanza ed ai suoi problemi e non lasciare spazio ai conflitti interni del cda.

MoVimento 5 Stelle Verbania

PER VERBANIA UNA POSSIBILE RISORSA: L’ACQUA CALDA

Andamento Temperature Dicembre 2014 Novembre 2015 falda area Acetati

 Sotto l’area ex-Acetati vi è una falda di acqua calda. Il rilievo in continuo della temperatura ha permesso di rilevare pulsazioni della temperatura che potrebbero essere causate da un fenomeno naturale.

Dal 2011 ad oggi la temperatura di falda ha mantenuto una temperatura molto superiore a quella delle normali acque di falda, anche fino a10 gradi arrivando ad una temperatura di 25 gradi. Questo fenomeno potrebbe rappresentare una fortuna per Verbania dal punto di vista geotermico, come fonte di energia a costo quasi nullo.

La cronistoria dell’acqua calda sotto Sant’Anna, secondo quanto disponibile sui verbali delle conferenze dei servizi di Acetati, inizia con la conferenza del 12-10-2012, dove Acetati presenta uno studio dal quale risulta che le indagini fatte con il carbonio 14, rilevano una età delle acque superficiali calde maggiore di quelle fredde sottostanti, fenomeno che viene spiegato con l’emersione di acque più vecchie al di sopra di quelle fredde. In base al verbale questo studio risulta condiviso anche da ARPA

Nella conferenza del 08-02-2013 si parla ancora del fenomeno dell’anomalia termica, e si sottolinea come nel PZ4 la temperatura sia diminuita dal 2011 ma rimasta stabile nel 2012.

Nella conferenza del 19-12-2013, il CNR illustra i risultati del monitoraggio condotto da loro, con sonde automatiche, che ha fornito, nei piezometri esterni al sito industriale, dati stabili nel tempo. Acetati si rende disponibile ad eseguire analoghe indagini all’interno dello stabilimento, e il CNR sottolinea come il rilievo in continuo della temperatura con appositi sensori permetta di rilevare anche piccole pulsazioni della temperatura che potrebbero essere giustificate solo da un fenomeno naturale

A novembre 2015, vengono diffusi i risultati del monitoraggio in continuo eseguiti dal CNR nei piezometri interni ed esterni all’area Acetati. I dati mostrano, dal 2013, un calo di temperatura progressiva di circa 3-4°C nei piezometri ubicati alla sgambatura cani ed al cubo, mentre al condominio nocciolo la temperatura è diminuita di circa 2 gradi nel 2014 ed è rimasta stabile nel 2015. All’interno di Acetati si è registrato un calo della temperatura di circa 0,5-1,5°C in PZ4 e PZA, mentre in PZ3 la diminuzione è stata di 0,3°C in un anno. Il Piezometro PZ4, profondo 100 metri e distante qualche metro da PZ4 mostra una temperatura media di 21°C e forti diminuzioni di temperatura a cui seguono forti rialzi di temperatura.

Come lo stesso CNR riporta nel documento, le cause di questo andamento dovrebbero essere approfondite, e sarebbe certamente utile per la cittadinanza se si incaricasse lo stesso CNR o un altro ente a continuare questi studi.

Premesso tutto ciò, risulta comunque chiaro che almeno dal 2011 la porzione superficiale della falda di Sant’Anna mostra una temperatura molto superiore a quella delle normali acque di falda (anche fino 10 gradi di differenza rispetto ai 15 costanti dei piezometri esterni all’area dell’anomalia termica).

Nel corso dei due anni di monitoraggio in continuo, si è osservato mediamente un calo di temperatura, anche se in alcuni piezometri la temperatura è rimasta stabile nell’ultimo anno ed in uno si alza e abbassa in continuo.

Una domanda che potrebbe sorge spontanea è quella di chiedersi se questa anomalia termica sia naturale. Da quanto riportato nelle conferenze dei servizi la temperatura non sono presenti contaminanti o sostanze capaci di rialzare la temperatura dell’acqua. Tra l’altro uno dei possibili motivi per cui non si era notato prima potrebbe essere legato al fatto che prima c’erano parecchi pozzi industriali che pompavano migliaia di metri cubi d’acqua ogni ora, mascherando il fenomeno; in ogni caso, ad oggi non è possibile ricondurre l’anomalia ad una attività industriale che è terminata 5 anni fa.

Nel caso che la sua origine fosse naturale, questo fenomeno potrebbe rappresentare una fortuna per Verbania dal punto di vista geotermico, come fonte di energia a costo quasi nullo.

La possibile disponibilità di una fonte energetica di questo tipo, addirittura sotto la città, è una questione che non può essere ignorata.

Se fosse di origine naturale e sfruttabile, sarebbe possibile scaldare ad esempio, buona parte di Verbania, o magari avviare uno stabilimento termale. La cosa certa è che sarebbe insensato avere una risorsa di questo tipo sotto i piedi e ignorarla, quando si sono spesi 20.000 € comunali per redigere un PAES ( Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile). Il MoVimento 5 Stelle di Verbania ha da tempo ferma in comune una richiesta che impegna l’amministrazione a muoversi in questa direzione. L’amministrazione è a conoscenza di questo nostro documento da almeno un anno. Rimandando la votazione in Consiglio Comunale chiediamo a mezzo stampa di iniziare a muoversi. In un periodo di crisi, dove la riduzione dei consumi energetici e la ricerca di fonti alternative sono alla base di ogni amministrazione lungimirante, una risorsa di acque termali di queste proporzioni, potrebbe veramente cambiare le sorti di questa città.

 

MoVimento 5 Stelle Verbania

SANITÀ VCO: LE RISPOSTE DEL SINDACO NON SONO SODDISFACENTI

A seguito della ns. interpellanza in consiglio comunale, apprendiamo dalla voce del sindaco Marchionini che ASL VCO, in questi mesi di nuova amministrazione, ha partorito un “topolino”, cioè il distretto unico.

La tanto sbandierata rivoluzione dell’assistenza territoriale può dunque attendere, e quello che fino ad ora si è fatto è stato solo parlare con i medici, di cosa però, al momento, non e stato ancora chiarito.
Sempre per voce del sindaco, ora sappiamo che asl stà aspettando il nuovo accordo collettivo nazionale, peccato che in questo momento nessuno sa quando verrà stipulato.

Di contro ASL VCO decide, nonostante il parere diverso della regione , che i medici di continuità assistenziale sono troppi perché fanno pochi accessi, per il 2014 (dati ASL) poco più di 10.000. Quanti allora dovevano essere gli accessi per avere il numero di medici previsto dalla nostra, a questo punto “sprovveduta”, regione?

Perché ASL VCO dice di aspettare i nuovi accordi per fare le aggregazioni dei medici di medicina generale con il ruolo unico, non potendo agire giustamente sull’inquadramento giuridico dei medici, ma intanto taglia i medici presenti sul territorio infischiandosene degli accordi esistenti? Perchè fa questo, dato che nessun accordo, nè nazionale, nè regionale, nè aziendale, parla di numero di accessi per mantenere in vita postazioni, ma di numero di abitanti e di conformazione orogeografica del territorio? Ricordiamo che quella della guardia medica, cosi come del 118 e del Dea, è medicina di attesa: continuando con i tagli quando ce ne sarà bisogno non ci sarà più nessuno ad attendere.

Ad ASL VCO, da un lato, quando gli conviene, rispetta gli accordi, dall’altro, quando non conviene, fa come gli torna più comodo.

I medici di continuità assistenziale ad oggi sono gli unici medici presenti sul territorio, la notte e i festivi, insieme ai 3 medici del 118.

Attualmente sono 8 le sedi di continuità assistenziale, ma prima dei tagli erano 13 presidi, sedi come Vanzone, Baceno e Santa Maria Maggiore oggi non esistono più. In sede a Domodossola ci sono solo 2 medici che devono coprire un territorio vastissimo, sicuramente tra gli ambiti territoriali più vasti esistenti in Italia.

Visto che le AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali), sempre da quanto detto dal Sindaco saranno, 8 e 8 sono anche le sedi di continuità assistenziale: perchè non utilizzarle facendole diventare h24, con l’apporto anche dei medici di assistenza primaria?

Perché non utilizzare i medici di continuità assistenziale che il nostro territorio deve avere per cominciare ad avviare delle aggregazioni ?

Perché nel nostro territorio si continua a distruggere l’esistente in nome di una falsa riorganizzazione che è solo un modo per camuffare tagli senza nessun criterio e avvantaggiare cosi il privato?

MoVimento 5 Stelle Verbania

RIORDINO ASSISTENZA TERRITORIALE VCO: NON PERVENUTO.

Tabella Adi 2010

Dopo aver esultato per l’ospedale unico le amministrazioni sembrano non vedere più problemi. E’ bastato incantare a parole gli amministratori che ora di sanità non se ne parla più.
Il MoVimento 5 Stelle ha presentato un interpellanza per il prossimo consiglio comunale per riportare in risalto le problematiche, non solo di Verbania, ma di tutto VCO. Cosa è stato fatto della riorganizzazione del territorio nel VCO e quali sono i risultati emersi dal tavolo di lavoro regionale, che ha coinvolto anche un referente per il Verbano e come mai ad oggi, l’Asl VCO non ha ottemperato a quanto la regione ha deciso in merito al numero dei medici di continuità assistenziale?
Vogliamo capire a che punto è la riorganizzazione del territorio con le aggregazioni dei medici di medicina generale, compresi i medici di continuità assistenziale, come stabilito dalle delibere regionali. (decreto del 2 aprile 2015, n 70 e dal ruolo unico).

Nessuna parla più delle aggregazioni dei medici di medicina generale, che negli intenti del piano sanitario regionale, si dovevano costituire in gruppo per sopperire ai bisogni della popolazione. Bisogni espressi nell’elevato numero dei codici bianchi ai Dea e che la regione interpreta come la “non presa in carico” dei pazienti, soprattutto anziani con patologie croniche (diabete, bpco, ecc).
É bastato tirare fuori “il miraggio” dell’ospedale unico che d’incanto il territorio, la medicina territoriale, quella propagandata come soluzione, è sparita.
Ci hanno tranquillizzato spiegando che i tempi di attesa sono regolari, nella media, dimenticando però di dire che, ad esempio, per un esame cardiologico a Domodossola ci voglio 117 giorni di attesa contro i 30 previsti, oppure un ecocardo che ne ha 160 contro i 60, un test da sforzo a Domodossola150 gg. e 125 a Verbania contro i 60 gg. previsti.
Certo è più semplice favoleggiare di un progetto che per adesso non è nemmeno sulla carta, i cui denari negli intenti della regione saranno privati, anzichè mettere mano ad una vera rivoluzione sanitaria, potenziando il territorio e aprendo la strada al futuro della sanità cosi, come negli altri paesi europei, dove i bisogni del cittadino vengono presi in carico dal territorio. Parliamo però di un territorio provvisto di strumenti e figure sanitarie in grado di farlo con un ospedale ce si occupa prevalentemente delle acuzie e delle grandi patologie.
Ovviamente tutto questo avrebbe un costo immediato ( ma non esistevano dei fondi regionali per il vco sbandierati da Reschigna?) ma permetterebbe nel tempo di evitare moltissimi ricoveri ospedalieri che hanno un costo molto piu alto e quindi nel tempo un notevole risparmio.

La tabella allegata (dati 2010 pressochè identici agli attuali) illustra la media per l’assistenza domiciliare integrata nel piemonte e nel vco: si pensa che con questi numeri si può fare sanità sul territorio?
Allora ci chiediamo a che gioco sta giocando la regione Piemonte? Cosa intende fare la nuova dirigenza dell’asl VCO? Intende proseguire nel solco delle precedenti amministrazioni, cioè la difesa di quel sistema che ha portato alla creazione di innumerevoli SOC (Strutture Operative Complesse) e sta demolendo la sanità pubblica, con nomine che, grazie alla legge Madia, son sempre e solo politiche? La Regione Piemonte dà all’Asl per ogni abitante più di 1.600,00 €, quanti di questi vanno alle strutture ospedaliere? Quanti al territorio? Ricordiamoci che il deficit dell’asl vco è in pareggio, ma non per virtuosismi su tutta la linea, ma bensì perchè la medicina territoriale è scesa nella spesa mentre, di contro, la spesa per la rete ospedaliera è salita, compensandosi. E’ ora di investire nel territorio e noi lo chiediamo a gran voce, non solo quando fa comodo.

MoVimento 5 Stelle Verbania

NOMINE MULLER, CERCASI CONSIGLIERE!

partec Durante la prossima seduta di Consiglio Comunale verrà nominato uno dei due rappresentanti del Comune nel consiglio di amministrazione del ricovero Muller, in sostituzione del precedente che ha cessato la carica in quanto ha preso posto in consiglio comunale. Come per le precedenti nomine il M5S ripropone a tutte le forze politiche di costituire una selezione pubblica per competenze, facendo sì che le cariche venissero assegnate esclusivamente secondo merito e che non si arrivi in Consiglio Comunale con i nomi già decisi da gruppi ristretti.

Ricordiamo questa nostra richiesta già fatta a luglio 2014, non tanto perché vorremmo che le minoranze in consiglio possano aver sempre voce nelle nomine, ma perché sparisca definitivamente quel odioso comune sentire sulle nomine politiche, retribuite o meno, che finiscono per diventare poltronifici.

Sarebbe auspicabile che si potessero raccogliere i curriculum dei candidati su un’unica piattaforma, come il sito comunale, liberamente consultabile ed accessibile per far si che tutte le candidature siano trasparenti.

Nel frattempo noi abbiamo cominciato a provare questo metodo dedicando una sezione del nostro sito www.verbania5stelle.it. Così facciamo anche ora per la raccolta dei curriculum di tutti coloro che vorrebbero ricoprire la carica di consigliere d’amministrazione al Muller.

Domenica 20 Dicembre, giorno prima del consiglio comunale, il gruppo 5 stelle si riunirà per discutere e per scegliere collegialmente il nome da proporre nella seduta di consiglio. Per questo, chi fosse interessato, potrà inviare il proprio curriculum a contatti@verbania5stelle.it entro e non oltre domenica alle ore 15:00.

Qualora vi fossero più curriculum, la sera stessa, in apposita riunione aperta, si potranno valutare i curriculum per individuare la persona che verrà proposta dal gruppo MoVimento 5 Stelle in Consiglio Comunale.

 

OSPEDALE UNICO SI! MA A QUALE PREZZO?

12295359_1049101145120205_7299733283919505373_n Ieri sera anche il consiglio comunale di Verbania ha dovuto ratificare delle decisioni già prese, più di due ore di discussione, ahinoi inutili, che hanno solo dato eco alle diverse posizioni. Il MoVimento 5 stelle ha proposto già dal 2010 la soluzione dell’Ospedale unico per tutelare la salute dei cittadini con l’obbiettivo primario di aumentare la sicurezza del paziente con un ospedale di qualità e, come secondo obbiettivo, ridurre i costi. Avremmo potuto avallare il documento rendendoci complici, astenerci senza prendere una decisione, tacere nel non voler dare risalto a ciò che stà avvenendo. Invece no, abbiamo dovuto votare contro un documento, quello presentato dal Pd, perchè non dà garanzie sufficienti sia sulla tipologia di ospedale che sul ruolo dei privati e che rischia di far buttare via, per l’ennesima volta, altri soldi pubblici.

Viene proposto un ospedale di 300 posti letto, che equivalgono a 2 posti letto ogni mille abitanti della nostra provincia, pochi rispetto a una media europea di 4,8 posti ogni mille abitanti.

Non viene considerato il riutilizzo del progetto di Piedimulera da 440 posti letto, che, pur in una nuova localizzazione, segue le linee guida nazionali del 2003 per la realizzazione di ospedali a intensità di cura che sono ancora attuali, e farebbe risparmiare 407.160 € di progettazione.

Non ci convince la soluzione paventata del project financing: la Corte dei Conti ha chiarito che è una truffa in cui il rischio rimane alla pubblica amministrazione che si trova a pagare con tassi di usura le realizzazioni da parte di privati. Non vogliamo inoltre che vengano concessi servizi ai costruttori in cambio di una riduzione del “canone di disponibilità” (canone simile ad un affitto). Questi servizi non sanitari (es. mense, pulizie, riscaldamento, energia, ma anche ingegneria clinica) verrebbero infatti affidati non tramite gara ma in maniera diretta, creando un evidente danno erariale. Inoltre, nel caso di tagli al fondo sanitario (che sta compiendo in maniera scellerata Renzi) se l’ASL non fosse più in grado di pagare il canone, si potrebbe trovare obbligata a cedere pezzi di sanità pubblica ai costruttori. Finendo per esternalizzare e privatizzare la nostra Sanità.

L’unico vantaggio è il mantenimento dello status quo delle due strutture ospedaliere, Castelli e San Biagio, sino alla futura realizzazione dell’ospedale unico, ma a quale prezzo? Nulla inoltre si sa sul destino delle due strutture, anche quelle alla sanità privata?

Decisioni calate dall’alto dunque, senza diritto di replica e non condivise. Si ha fretta, fretta che rischia di buttare via ulteriori somme e di portare la sanità del Vco sempre più in mano ai privati e sempre più lontano dal vero obbiettivo: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti..”

MoVimento 5 Stelle Verbania

Contatti@verbania5stelle.it

 

Movicentro, il Sindaco ci dà ragione… un anno dopo.

movicentro1Bisogna fare in fretta! Riecheggiano ancora queste parole, pronunciate dal Sindaco quando fu approvata la convenzione che doveva portare alla conclusione del parcheggio che dovrebbe sorgere nei pressi della stazione ferroviaria cittadina. Il “dovrebbe” è d’obbligo visto l’atteggiamento della Provincia.
Il MoVimento 5 Stelle di Verbania già il 9 Ottobre 2014 aveva fatto richiesta alla Provincia per reperire tutte le informazioni possibili su tale opera e soprattutto il quadro economico della stessa. Dopo l’assordante silenzio abbiamo presentato ulteriori tre richieste formali, sempre alla Provincia, avuto svariati incontri con l’assessore Forni, un incontro col Segretario Provinciale ed uno col Dirigente Proverbio e ora il Sindaco si unisce alle nostre richieste di chiarimento?
Ne siamo grati, forse un po’ tardi però. Scopriamo che il lasso di tempo trascorso è stato impiegato da Provincia per ricostruire i rapporti con RFI e per reperire la somma di 375.023,58 € che, come si è appreso da tempo, la Provincia di Nobili aveva dirottato con d.g.p. n. 35 del 12.03.2014 alla sistemazione del Nuovo Polo Liceale di Omegna.
Nel mentre abbiamo pagato 10000 euro di affitto annui per poter utilizzare il parcheggio di fronte cover.
Scopriamo inoltre che con il nuovo progetto di Movicentro i posti parcheggio aumenteranno di 50 unità rispetto al precedente parcheggio a raso, quindi, con tutto questo, oltre a fare un favore ad RFI noi avremo 50 posti auto aggiuntivi, alla modica cifra di (come deliberato in CC): € 1.881.672,74 1997. Si sistemerà parte della stazione, delle strutture collegate e “forse” in un secondo lotto il parcheggio.
A suo tempo avevamo avanzato delle ipotesi sull’ atteggiamento della Provincia: o la Provincia non sa nemmeno cosa sta costruendo, oppure lo sa, ma evidentemente ha qualcosa da nascondere.
Abbiamo convocato un ulteriore commissione Lavori Pubblici il 4 dicembre alle 18:00 per parlare anche di questo tema ( ricordiamo che le commissioni sono pubbliche, sarebbe ora che la gente venisse ad assistere per capire come vanno le cose).

Sollecitiamo il sindaco a portare avanti le ns. richieste, richieste per troppe volte rimaste inascoltate dalla Provincia e dal Comune.

Per l’ennesima volta: basta! Di parole ne abbiamo sentite fin troppe, vogliamo e pretendiamo ,come cittadini, e quindi cofinanziatori del Movicentro, di vedere tutti i dettagli, il quadro economico e le coperture dei due lotti.

MoVimento 5 Stelle Verbania