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SANITÀ VCO: LE RISPOSTE DEL SINDACO NON SONO SODDISFACENTI

A seguito della ns. interpellanza in consiglio comunale, apprendiamo dalla voce del sindaco Marchionini che ASL VCO, in questi mesi di nuova amministrazione, ha partorito un “topolino”, cioè il distretto unico.

La tanto sbandierata rivoluzione dell’assistenza territoriale può dunque attendere, e quello che fino ad ora si è fatto è stato solo parlare con i medici, di cosa però, al momento, non e stato ancora chiarito.
Sempre per voce del sindaco, ora sappiamo che asl stà aspettando il nuovo accordo collettivo nazionale, peccato che in questo momento nessuno sa quando verrà stipulato.

Di contro ASL VCO decide, nonostante il parere diverso della regione , che i medici di continuità assistenziale sono troppi perché fanno pochi accessi, per il 2014 (dati ASL) poco più di 10.000. Quanti allora dovevano essere gli accessi per avere il numero di medici previsto dalla nostra, a questo punto “sprovveduta”, regione?

Perché ASL VCO dice di aspettare i nuovi accordi per fare le aggregazioni dei medici di medicina generale con il ruolo unico, non potendo agire giustamente sull’inquadramento giuridico dei medici, ma intanto taglia i medici presenti sul territorio infischiandosene degli accordi esistenti? Perchè fa questo, dato che nessun accordo, nè nazionale, nè regionale, nè aziendale, parla di numero di accessi per mantenere in vita postazioni, ma di numero di abitanti e di conformazione orogeografica del territorio? Ricordiamo che quella della guardia medica, cosi come del 118 e del Dea, è medicina di attesa: continuando con i tagli quando ce ne sarà bisogno non ci sarà più nessuno ad attendere.

Ad ASL VCO, da un lato, quando gli conviene, rispetta gli accordi, dall’altro, quando non conviene, fa come gli torna più comodo.

I medici di continuità assistenziale ad oggi sono gli unici medici presenti sul territorio, la notte e i festivi, insieme ai 3 medici del 118.

Attualmente sono 8 le sedi di continuità assistenziale, ma prima dei tagli erano 13 presidi, sedi come Vanzone, Baceno e Santa Maria Maggiore oggi non esistono più. In sede a Domodossola ci sono solo 2 medici che devono coprire un territorio vastissimo, sicuramente tra gli ambiti territoriali più vasti esistenti in Italia.

Visto che le AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali), sempre da quanto detto dal Sindaco saranno, 8 e 8 sono anche le sedi di continuità assistenziale: perchè non utilizzarle facendole diventare h24, con l’apporto anche dei medici di assistenza primaria?

Perché non utilizzare i medici di continuità assistenziale che il nostro territorio deve avere per cominciare ad avviare delle aggregazioni ?

Perché nel nostro territorio si continua a distruggere l’esistente in nome di una falsa riorganizzazione che è solo un modo per camuffare tagli senza nessun criterio e avvantaggiare cosi il privato?

MoVimento 5 Stelle Verbania