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#CEMoltodafare 2.0

10645159_10204338397292224_3247402564140136054_nSe è vero che il “cantiere delle idee” per il CEM non è mai partito, è anche vero che l’altra sera (23/10) in commissione Lavori pubblici tutti i partecipanti hanno potuto esporre le loro proposte. Con la nuova amministrazione questa è stata la prima, e forse l’ultima occasione, in cui tutte le forze politiche locali abbiamo potuto confrontarsi sul tema del Cem. Dalla maggioranza all’opposizione abbiamo avuto l’occasione di confrontarsi, qualcuno l’ha colta, altri meno, ma quello che è importante è che dalla commissione sono “partite” delle proposte volte al risparmio, in favore di nuovi spazi ed in investimenti energetici. Le proposte verranno ora sottoposte al vaglio della giunta che potrà recepirle oppure respingerle motivatamente.

In commissione è emersa la preoccupazione da parte di molti sui bilanci di gestione, per questo auspichiamo che la 6° commissione inizi a discutere al più presto su “cosa si vuol fare” all’interno di questa struttura sproporzionata per la città di Verbania sia per dimensioni che per i costi futuri. Nonostante l’assenza dell’assessore competente il contributo dell’amministrazione è giunto comunque dai commissari di maggioranza, e siamo fiduciosi che L’Assessore Massimo Forni saprà valutare le proposte emerse dalla commissione attraverso quello spirito collaborativo e pragmatico che ha dimostrato nelle precedenti commissioni.


Roberto Campana
Presidente Commissione Lavori Pubblici

Urbanistica coi fondi del caffè

fondi caffeQuesto giovedì (23 ott.) la Commissione Urbanistica si ritroverà per discutere l’istanza presentata dalla Castelliti S.r.l.. Questa, secondo le scarse informazioni forniteci, pare chieda che le venga concesso un cambio di destinazione d’uso di edifici siti in via Muller, inoltre si offrirebbe per la demolizione gratuita della ex-camera del lavoro al fine di acquisirne i volumi e poterli spostare su edifici in via Piave. Se tutto questo dovesse essere concesso la società ritirerà un ricorso al TAR già presentato a causa della negazione di una precedente richiesta.
Come è già avvenuto nelle precedenti commissioni, non viene fornita la documentazione completa. Nel caso specifico vorremmo comprendere quali siano i valori economici di questa operazione che ovviamente il comune non può considerare come una mera variante urbanistica.
Perciò chiediamo pubblicamente che l’amministrazione risponda ai seguenti quesiti:

  •  Sono state contattate altre ditte per ottenere almeno tre preventivi per i lavori di demolizione e smaltimento?
  •  Quanto valgono i volumi demoliti e quindi recuperati per altre attività?
  • Quanto valgono gli oneri di urbanizzazione che dovrebbe pagare l’impresa indipendentemente dai lavori di demolizione offerti?
  • Quanto valgono i volumi inseriti nella richiesta in oggetto.
  • Per queste volumetrie è stata contattata solo la suddetta società o anche altre imprese interessate?
  • Quali sono le motivazioni che hanno portato la precedente amministrazione a rigettare la richiesta originando un ricorso al TAR?

Non essendo ancora in grado di leggere nei fondi del caffè auspichiamo che l’amministrazione risponda ai quesiti posti già da venerdì (17 ott.), adempiendo a quei principi di trasparenza dichiarati sia in campagna elettorale che durante la cerimonia d’insediamento.

Piscine che fanno acqua da tutte le parti

fa_acquaIl caso della Piscina Comunale di Intra sembra l’ennesimo esempio di come l’amministrazione non riesca a controllare la gestione di un suo bene.
Per cominciare ci sono le bollette dell’acqua (che per una piscina non sono poca cosa), queste sono intestate al Comune, anche se da contratto dovrebbero essere in capo al gestore (Ass. Sport. Insubrika). Questo fa si che il comune anticipi le bollette e l’associazione le dovrebbe rimborsare periodicamente. Il “dovrebbe” è d’obbligo dato che nella realtà dei fatti il gestore deve ancora circa 44.000. In un primo momento si imputava il mancato pagamento per delle “perdite” che però sono state quantificate da Acque Nord che ha riconosciuto uno sconto di oltre 3.000. Sebbene i mancati rimborsi vadano avanti da tempo, pare già dal 2011, l’amministrazione ha deciso di intervenire solo il settembre scorso, casualmente qualche settimana dopo il nostro interessamento alla vicenda con la richiesta di accesso formale agli atti. Dal comune sembrano essere fiduciosi di poter recuperare queste somme, contando di avvalersi, se necessario, sulla fideiussione stipulata da contratto; ma ancora una volta, andando a leggersi le carte non sembra che sia così semplice.
Infine, si arriva ai lavori di ristrutturazione e miglioria, promessi nel contratto del luglio 2012, molti dei quali definiti come “urgenti” ma di cui ancora poco si è visto. Dell’ordinaria gestione della struttura ci limitiamo a rimandarvi ai recenti fatti di cronaca che parlano da soli. Tutto questo a fronte di un canone annuo di soli 3.200€, ovvero poco meno di 9,00 € al giorno.
Ci chiediamo come mai il Comune si accorga solo ora di tutto questo, e se fosse solo per disattenzione, non si preoccupi glielo facciamo notare noi.

ITALIA5STELLE CHIAMA VERBANIA!

Il nostro alfiere Filippo ci riporta da Roma un breve ma significativo messaggio da uno dei nostri più stimati rappresentanti alla Camera.

Come dice Di Maio: “la partecipazione e’ l’essenza del moVimento”, perché  UNO vale UNO ma chi non partecipa vale ZERO.

Tutte le altre interviste fatte dal nostro filippo ad #Italia5Stelle le trovate sul nostro canale Youtube!

Regolamento comunale sui “giochi”, una battaglia che si può ancora vincere.

gioco-azzardo

Passeggiando per Verbania ci si accorge facilmente che in questi ultimi anni si è popolata di slot-machine e videopoker, sarebbe solo un problema estetico se non fosse che sempre più persone sperperano tutti i loro risparmi distruggendo intere famiglie.

Le amministrazioni precedenti hanno provato ad arginare la diffusione di queste macchinette infernali promulgando e sostenendo un regolamento (timido ma) restrittivo sui giochi d’azzardo elettronici, il quale fu poi impugnato davanti al TAR Piemonte da un esercente spalleggiato da Euromatic, i quali vinsero costringendo al ritiro del regolamento e affibbiando al Comune una “multina” da 1 milione di . Non c’è da stupirsi perché la stessa cosa successe anche in altre città piemontesi come Santhia e Rivoli, solo che loro dopo la batosta del TAR si rivolsero alla Corte Costituzionale che sentenziò in loro favore.

Noi cosa aspettiamo? Non possiamo far finta di non vedere, lasciare indisturbata dietro la parola “gioco” un attività che gioco non è!

Per questo chiediamo al Pres. del Consiglio Comunale Brignoli ed al Pres. della IV Commissione Brignone (ed a tutti quelli che lo vorranno ancora) di far propria questa battaglia di civiltà. Proponiamo di partire dal Regolamento sui “Giochi” del Comune di Rivoli, ben fatto e protetto da una sentenza della Corte Costituzionale, per avviare un confronto in IV commissione per portare all’approvazione al prossimo Consiglio Comunale un documento stringente in materia di gioco d’azzardo elettronico.

Verbania_Regolamento_videogiochiVerbania_Sentenza TAR Piemonte 513_2011Rivoli – Regolamento giochiRivoli – Sentenza Consulta su TAR PiemontePrecisazione_Ministero_Interno_su_distanze_poste_da_legge_regionale (Lombardia)

#CEMoltodafare

CEMoltodafareCome ormai noto, sabato (4 Ottobre) alcuni consiglieri hanno compiuto una gita turistica al CEM offerta dalla maggioranza. Ironia a parte, il sopralluogo è stato più che interessante, a tratti demoralizzante, ma comunque utile a tutti, un ottimo momento di confronto. La prima impressione è che sembra che qualcuno abbia creato una sua opera d’arte, un giocattolino, un bel souvenir, unico piccolo particolare: con i soldi pubblici! L’espressione che più si addice quando lo vedi è: “Mah!”.
Detto questo, senza piangersi addosso, ci troviamo una struttura molto costosa con dei contro sensi come, per esempio, le finestre. Quelle aperture che oggi vediamo saranno cieche, cioè daranno all’interno della copertura, copertura che allargherà di altri 5 metri la struttura per darle la sembianza di 4 massi. Inutile dire che la ventilazione sarà forzata perché non vi saranno aperture, la luce entrerà solo dalla vetrata centrale frontale, e che sarà classificato energeticamente solo a livello “B”. Inoltre il teatro sarà fornirà 500 posti di cui 250 avranno un costo aggiuntivo ogni volta che si deciderà di utilizzarli o meno dato che saranno, diciamo per semplificare, “ribaltabili”. Tra tutto questo marasma di opere non è stata considerata la possibilità di organizzare anche spettacoli importanti all’esterno, o almeno ad oggi non è prevista un area per le esibizioni con sfondo il lago. Ma non vogliamo essere pessimisti. La cosa positiva è che ci sono dei lavori non ancora fatti e potenzialmente in parte “rimodulabili”, che tutti i consiglieri, maggioranza compresa, hanno convenuto che bisogna convocare la commissione al più presto con l’ottica di collaborare, di trovare veramente una soluzione a questa opera, onde evitare che quei 4 massi non siano un mero buco nell’acqua. Come MoVimento 5 Stelle abbiamo la fortuna di presiedere la Commissione che può realmente incidere sull’opera, sulla struttura, in sintonia con la commissione che elaborerà i contenuti, anche se, a dire il vero, siamo attivissimi in tutte le commissioni, quindi anche in quest’ultima. Dovremo fare in modo che si valuti l’utilizzo di tutta la struttura e che vengano tolte quelle parti che “fanno chic” ma fondamentalmente non ci possiamo permettere. E quindi all’opera, tutti i commissari avranno il materiale e alcuni costi specifici su cui ragionare ed entro dieci giorni ci sarà una commissione Lavori Pubblici solo (si fa per dire) per il CEM. Lasciamo agli altri le polemiche destra-sinistra, in Piazza Mercato o all’Arena, colpa mia o colpa tua. E’ ora di coinvolgere tutti, per far emergere idee intelligenti che servano realmente ad arginare il buco lasciato dalle amministrazioni precedenti. Insomma, c’è molto da fare per arginare i danni, noi ci proveremo.

Un Giro d’Italia SENZA FORATURE SUL SOCIALE

Rispondiamo brevemente alla giunta rispetto alla questione della variazione di bilancio.

Primo. Non siamo contro il Giro d’Italia anzi pensiamo sia una (ma non l’unica) buona idea per il rilancio della città.

Secondo. I tagli al sociale sono stati scritti e votati, ma non sono 40.000€ ma ben 110.000€, quasi tre volte tanto. var_bilancioPer quanto riguarda l’errore della percentuale (40.000€ è poco più dell’1% di 3.841.000€ non lo 0,01%) perdoniamo la giunta sperando che sia solo una distrazione.

Terzo. La scusa addotta dalla maggioranza che le cifre tagliate erano mal spese non regge. Se la spesa sociale non funziona correttamente si applichino per rimodularla e renderla più efficace evitando tagli lineari. Inoltre ci rammarichiamo di aver appreso in Consiglio Comunale che il Sindaco abbia deciso di eliminare definitivamente il Bonus Bebe’, strumento utilizzato ogni anno da oltre 100 famiglie fino al 2011 (unici dati disponibili).

...invece nel programma di governo è scritto diversamente!

Questo invece veniva scritto nel programma elettorale di Silvia Marchionini, ora programma di governo!

Quarto. Per mantenere le variazioni volute dalla maggioranza, senza però intaccare la spesa sociale, abbiamo presentato una mozione per chiedere un celere accertamento dell’entità degli oneri di urbanizzazione non corrisposti dalle ormai famose 39 pratiche SUAP irregolari e far si che siano questi proventi a coprire le spese per il passaggio del Giro d’Italia a Verbania.

Infine, facciamo appello alla giunta affinché condivida maggiormente le decisioni di bilancio dando la possibilità di soffermarsi insieme sui numeri, e poi come si dovrebbe fare in ogni buona famiglia (anche se litigiosa), il capo famiglia deciderà il da farsi sulla base delle critiche dei figli e dei figliastri, sempre che non pensi di essere un padre padrone.

Elezioni del “nuovo consiglio” provinciale

In attuazione della Legge Delrio, il nuovo consiglio provinciale non sarà eletto a suffragio universale e diretto, ma soltanto da membri dei consigli comunali.
Il MoVimento 5 Stelle dei comuni delle Province di Novara e VCO disconosce e respinge senza alcun ripensamento questo sistema anticostituzionale e scandaloso, che si fa beffa delle fondamenta della nostra democrazia nonché dei cittadini.

Raccogliendo le istanze degli italiani, il Movimento 5 Stelle aveva già chiesto di abolire le Province (istituzione obsoleta e superabile), con una proposta di legge Costituzionale depositata alla Camera dei Deputati, ma anziché agire in questo senso, i partiti non solo hanno mantenuto questi organi, hanno addirittura previsto un possibile ampliamento dei loro compiti secondo quanto previsto dalla legge (Legge che è stata venduta alla stampa come trionfale “abolizione delle Province” e rivelatasi chiaramente una menzogna).

Le province sono divenute organismi di esercizio del potere del tutto svincolati e scollegati dai cittadini, di cui dovrebbero invece essere emanazione (al contrario di quanto previsto dalla legge Delrio).

Per questo i consiglieri comunali M5S hanno rifiutato di prendere parte all’elezione, così come hanno rifiutato la possibilità di essere eletti in queste istituzioni antidemocratiche, ed esortano vivamente tutti i candidati Presidente e Consiglieri comunali della provincia a non prendere parte all’elezioni, affinché l’attuale Governo comprenda quanto sia imminente la minaccia per la nostra democrazia e per esprimere una ferma opposizione al mantenimento di un ente inutile e superfluo.

Partecipare significherebbe rendersi complice di questo attacco alla Democrazia e alla Costituzione, al pari di chi l’ha promosso.

I Portavoce nei Comuni delle Province di Novara e VCO

Gianpaolo Andrissi, portavoce nel Consiglio regionale del Piemonte

Davide Crippa, portavoce presso la Camera dei Deputati

Carlo Martelli, portavoce presso il Senato della Repubblica