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A che serve una commissione se poi non ha valore?

noisepollution460Che il Sindaco vada deciso per la sua strada può esser anche apprezzabile, segno di pragmatismo, ma pare assurdo rilevare che questo stesso modus operandi vada contro gli organi da lei stessa nominati. Stiamo parlando della vicenda che riguarda la roggia nuova realizzata per la riqualificazione di uno spazio, già deturpato dal modesto edificio della Posta che negli anni sessanta ha sostituito l’edificio storico della “canonica”. Ad oggi la roggia funge da elemento di strategia di recupero come recita il progetto vincitore del concorso; “La scelta di definire tale percorso, coinvolgendo anche spazi di scarsa qualità architettonica, costituisce una strategia di recupero e riqualificazione di quegli episodi meno in sintonia con il carattere del tessuto storico della città”.

Che sia poi un’opera discussa e non condivisa non c’è dubbio e, obbiettivamente, riteniamo che vada messa in sicurezza pur mantenendo il pregio architettonico, anche solo con una copertura di lastre trasparenti calpestabili.

Ci troviamo però di fronte ad un evento paradossale: non viene preso in considerazione il parere espresso dalla commissione paesaggio, organo comunale, ma si fa prevalere quello che più è in linea con l’idea del Sindaco, cioè quella della Soprintendenza. Quest’ultima si è espressa dicendo che l’opera ha meno di 70 anni e quindi non ha alcun valore storico/culturale/monumentale, per questo motivo non esprime parere contrario alla rimozione. Altra cosa però è il vincolo del centro storico, che fa capo alla già citata commissione paesaggistica, e che deve tutelare l’ambiente. Ad oggi rimane da verificare se il nulla osta della soprintendenza può essere superiore o meno alla posizione negativa della commissione del paesaggio. Ma ribadiamo: il punto non è questo. Ci domandiamo: a cosa serva avere una commissione del paesaggio se il Sindaco stesso non accoglie il suo parere ma fa prevalere quello che più l’aggrada?

Riportiamo questo piccolo tratto della relazione del progetto vincitore, in parte realizzato e in parte già stravolto (vedi piazza tra la basilica di S. Vittore e il palazzo della Posta) per comprendere il valore del tratto di roggia che si vuole rimuovere.

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Anche a Verbania parte la raccolta firme!

Sabato 13 Dicembre piazza San Vittore
dalle 10:00 alle 18:00

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8×1000 per l’edilizia scolastica

s_a300ec7ab1Il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle Verbania ha inviato, per lettera, la richiesta al Sindaco per ricordare che vengano svolti gli adempimenti relativi alla fruizione dell’otto per mille destinato all’edilizia scolastica.
La novità, introdotta dalla Legge di Stabilità grazie ad un emendamento del M5S, e recepita nel decreto del Presidente della Repubblica del 17 novembre 2014, è in Gazzetta Ufficiale.
Dopo che lo scorso 23 luglio in Consiglio dei Ministri era stato approvato in forma provvisoria il decreto presidenziale e dopo il parere favorevole delle Commissioni parlamentari di merito, il 26 novembre è arrivato l’ultimo tassello, la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto del Presidente della Repubblica del 17 novembre 2014, n. 172, che adegua il regolamento sulle modalità di accesso all’otto per mille dell’IRPEF a gestione statale, introducendo la categoria dell’edilizia scolastica e fissando al prossimo 15 dicembre il termine per la presentazione della domanda da parte degli Enti locali per accedere alle risorse.
Adesso che i regolamenti procedurali e i moduli sono stati aggiornati tocca al Comune individuare gli interventi da realizzare ed inoltrare la richiesta per accedere ai fondi previsti. Considerate le scarse risorse destinate dal governo all’edilizia scolastica e le condizioni in cui versano molti edifici, questa possibilità diventa preziosa per garantire la sicurezza degli studenti e il miglioramento degli ambienti scolastici.
La scadenza per la presentazione delle richieste di finanziamento per la categoria dell’edilizia scolastica è fissata, solo per l’anno 2014, al prossimo 15 dicembre.

Canile – Un’ondata di coerenza

surfing_parachiniQuando si tratta di cavalcare l’onda, scopriamo il consigliere Parachini essere un surfista professionista. Da lui ci saremmo aspettati il distacco di sempre: infatti, se è vero che a luglio durante la commissione, quando noi del M5S abbiamo recuperato e mostrato il documento contenente la clausola dei €7.50, egli ha appoggiato la nostra tesi, e’ pur vero che in consiglio comunale durante la discussione dell’ODG sul canile, Comunità VB è uscita dall’aula.
Adesso che scopriamo un’opposizione compatta su questa vicenda, invitiamo tutti a rimanere vigili, perché come ci ha dimostrato il Sindaco Marchionini, tutto può cambiare nel giro di una notte e questa volta a colto di sorpresa anche il neo assessore Sau e il dirigente veterano, che fino allo scoccare della mezzanotte di giovedì, sostenevano un futuro con Adigest in canile.
C’è chi l’ha definita una vicenda grottesca, chi un gran pasticcio, noi non la titoleremo, lasciamo che sia il tempo a darle un nome, poiché ancora tutta la nebbia non si è dissolta e temiamo che questa possa trasformarsi nella “storia infinita”.

Beata Giovannina – Per la maggioranza “va bene così”

Beata giovannina

Lo scorso consiglio comunale si è discusso il nostro ordine del giorno che faceva due semplici richieste: far luce sulle condizioni dell’affidamento, a nostro parere improprie, e rimuovere al più presto il cancello che ne vieta il libero accesso.

Nonostante la maggioranza, nelle vesti del segretario del PD verbanese, si fosse fatta carico di far tornar accessibile la spiaggia, le risposte della giunta sono state drasticamente diverse. Per prima cosa si è ribadito che quella non è più da considerare come spiaggia, e che quindi coloro i quali la utilizzavano per andare a fare il bagno avevano le traveggole. Poi si è detto che le nostre osservazioni circa l’irregolarità dell’affidamento erano completamente sbagliate, ma senza dare motivazioni a riguardo. Infine, come ciliegina sulla torta, la questione della cancellata: il Sindaco ammette che si tratta di un abuso edilizio, ma sanabile, quindi i cittadini vadano in altre spiagge che saranno (forse) sistemate entro l’estate prossima, in barba ai 365.000€ spesi per la spiaggia della Beata Giovannina.

Così facendo il Consiglio Comunale ha fornito al dirigente quell’indirizzo politico atteso da quando il commissario Mazza mise in discussione la chiusura della spiaggia, indirizzo politico che ricalca le scelte prese dal dirigente, già confermate il luglio scorso con la firma del contratto di concessione.

Da questa vicenda si è capito che la tutela della fruibilità del patrimonio pubblico non sembra essere una motivazione sufficiente per prendere provvedimenti, come non sembra esserlo nemmeno il fatto di aver preso impegni in campagna elettorale.

Per quanto ci riguarda questa non è una soluzione accettabile e ci premureremo di ricordare ai cittadini tutte le promesse mancate di questa maggioranza.

“Beata Giovannina”: aspettiamo risposte
Inutile nascondere “la sabbia” sotto il tappeto.
REQUISITI? A VERBANIA SONO UN OPTIONAL…

10169465_10204514705539820_8649597606074761331_nNell’ antica Roma i gladiatori potevano essere: Prigionieri di guerra, criminali, galeotti, schiavi, condannati o…..uomini liberi senza futuro. Noi siamo trattati come “uomini liberi senza futuro” che vorrebbero far combattere tra loro sulla scelta della localizzazione del DEA. Nel frattempo Saitta e Reschigna si riempiono di belle parole: riduzione degli sprechi, investimenti nella sanità pubblica, costruzione di un futuro di certezza agli operatori senza spiegare come, ma ad oggi limitandosi a tagliare i servizi sanitari di base! Poi il mantra: “meno ospedale e più medicina territoriale”, investimenti promessi da anni ma mai realizzati, ora utilizzati come moneta di scambio per la perdita di un servizio essenziale per un territorio montano. Oggettivamente eliminando un DEA aumenteranno le distanze per cui bisognerebbe incrementare i servizi di trasporto dell’emergenza: l’elisoccorso attivo anche nell’orario notturno e più autoambulanze medicalizzate. L’unica prospettiva certa è quella dell’aumento della mobilità passiva e un successivo declassamento di quello che sarà l’ultimo DEA rimasto nel VCO.

Ma andiamo al nocciolo della questione, finora si è parlato di Regione e di Comuni, manca un protagonista, forse il vero protagonista: la ASL14 del VCO, che con circa trecento milioni/anno di finanziamento dalla Regione (pari a1.758 euro/abitante) e non riusce a gestire un ospedale e due DEA? Perché in Friuli Venezia Giulia, a Gorizia, con la stessa cifra per abitante (1.759 euro) e quasi la stessa popolazione, si gestiscono due ospedali, con due DEA e due reparti maternità? Prima che si riducano i servizi vogliamo la garanzia che non si sprechi nemmeno un euro di soldi pubblici! Dai bilanci si legge che la “mobilità passiva” presenta un disavanzo negativo nella Regione di 50 milioni, e che la nostra ASL contribuisce con ben 20. Non servono altre parole, il giudice imparziale della sanità è il cittadino e certifica che di lavoro da fare ce ne è molto. I verbanesi non vanno in Lombardia, o nella ASL novarese, perché vogliono fare una gita, ma perché sanno di trovare livelli qualitativi diversi e superiori a quelli offerti dal territorio.

Infine l’imbarazzo di un governo Regionale che chiede tagli per risanare un bilancio disastrato, pontificando cura nella spesa e razionalizzazione. Ma dove erano costoro quando Ghigo (Destra), Bresso (Sinistra) e Cota (Lega) dilapidavano le casse regionali?

Signori pazienti (anche troppo) si chiude!

pronto-soccorsoIl Movimento 5 Stelle Verbania, nell’annunciare l’inizio di una ferma battaglia in difesa della chiusura di uno dei due DEA fa proprie le parole adottate il 17 giugno 2013 dall’allora consigliere regionale PD, ed ex sindaco di Verbania, Aldo Reschigna: “Se non cambia qualcosa è a fortissimo rischio, direi a quasi certezza di chiusura, il DEA plurisede che coinvolge gli ospedali di Verbania e quello di Domossola. Questo significa per il VCO un unico DEA e quindi un declassamento forte di uno dei due ospedali e la fine dell’ospedale unico plurisede. Ci pare una prospettiva inaccettabile per chi si occupa della cosa pubblica e per tutti i cittadini del VCO che dovranno pagarne le conseguenze. E’ ancora una volta il segno dell’incapacità della Giunta regionale di gestire in modo efficace un sistema delicato e fondamentale come quello sanitario”. Ebbene, pare che in questi giorni l’incapacità della Giunta Regionale, della quale ora fa parte lo stesso Reschigna, stia raggiungendo il suo apice. Declassando uno dei due DEA a poco più di un poliambulatorio, declassando così metà Provincia.

Denunciamo l’epilogo di una politica sanitaria sciagurata, sciupona e clientelare alla quale nessun partito o coalizione ha voluto mettere freno e porre soluzione. Eppure non parrebbe così difficile, basterebbe un’occhiata ai numeri della locale ASL 14 che, per servire un territorio di 170.000 abitanti (meno di un quartiere di Milano), ha in organico, esclusi i medici di base, un esercito di circa 376 dirigenti (medici e amministrativi) che costano, da soli, circa 37 milioni di euro /anno su 47 milioni di ricavi dichiarati. (Dati tratti dai bilanci e dal sito internet della stessa ASL).

Sindaco di Verbania, anche se finora non ci sei, batti un colpo….

Urbanistica coi fondi del caffè – 2*Parte

fondi caffeConclusa la commissione urbanistica e tirate le somme a prevalere è stato l’interesse di pochi a discapito di quello pubblico.
L’impresa Castelliti S.r.l. chiedeva un cambio di destinazione d’uso per l’edificio di via Muller n.61, oltre all’assegnazione del premio volumetrico da destinarsi all’edificio in costruzione di via Muller n.59; per questa assegnazione abbiamo appreso della regolarità in quanto previsto dalla legge 106/2011 e dalle nuove norme in materia.
Non siamo però favorevoli ad inserire in questa operazione la demolizione dell’ex camera del lavoro che sarebbe prevista come opera compensativa (del valore di circa € 70.000). Per prima cosa perché lo si farebbe ancor prima di avere discusso il progetto di risistemazione della piazza, inoltre perché i volumi abbattuti (almeno 2000 mc) andrebbero persi, ovvero invenduti, costituendo un mancato guadagno per le casse comunali.
Come ulteriore opera compensativa la richiesta comprenderebbe anche la ristrutturazione parziale dell’edificio ex Carolina Alvazzi dove verrà trasferita la farmacia comunale (valore stimato dell’opera 600.000/800.000€). Il sindaco ha assicurato che farà in modo che il valore complessivo delle opere compensative raggiunga i 900.000 € al fine di trasformare in “opere” per la collettività quel 30% della plusvalenza derivata dal cambio di destinazione che altrimenti l’impresa Castelliti dovrebbe versare nelle casse comunali.
La nostra proposta è stata quella di non accettare il baratto, monetizzare tutto e mettere a bando sia la ristrutturazione dell’ex Carolina Alvazzi che la demolizione dell’ex Camera del Lavoro, ma il sindaco adducendo il motivo dell’urgenza l’ha rigettata secondo lo spirito del “…comando io!”
Siamo dispiaciuti per le altre imprese edili locali, gravemente colpite dalla crisi economica, che non potranno concorrere per l’assegnazione di un bando che indubbiamente darebbe fiato anche ad altri.