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Spiagge, cani e porti, un trio impossibile?

trio1 Gennaio 2015: l’anno inizia con la lieta notizia che il gestore della Beata Giovannina ha rescisso il contratto, ora la spiaggia dovrà tornare ai cittadini, libera da vincoli dettati da delibere molto discusse, ma chi provvederà a ripristinare lo stato dei luoghi?

10 settembre 2014: è la data in cui è stato discusso il nostro Ordine del Giorno che chiedeva di ridare ai cittadini la spiaggia, riqualificata con soldi pubblici ma assegnata ad un privato, proponendo di far luce sulle condizioni dell’affidamento, a nostro parere improprie. La maggioranza lo aveva bocciato, decidendo di rimandare tutto al 2017/18, ossia a scadenza della convenzione.

29 Settembre 2014:  discussione del nostro Ordine del Giorno che aveva per oggetto il canile. Il MoVimento 5 Stelle chiedeva all’amministrazione comunale in autotutela, di correggere gli effetti sfavorevoli per le casse comunali creati dalla determina 880 del 2014.

Ricordiamo l’attuale situazione: ufficialmente Amministrazione Comunale ha chiuso il 21 Novembre i rapporti con Adigest, dopo che questa non ha sottoscritto il contratto per la gestione dell’impianto di via del Plusc.

Ora constatiamo che tutti i nostri dubbi sollevati sulla Beata Giovannina e sul Canile si sono concretizzati con la fuga dei gestori.

14 luglio 2014: abbiamo discusso in consiglio comunale una mozione per l’accertamento delle responsabilità dopo il disastro che ha visto il collasso del porto Palatucci, un atto dovuto sia per il costo dell’opera, circa 5 milioni di euro, sia per l’ambiguità dell’Ordinanza che avrebbe dovuto garantire lo sgombero del porto, sia per le numerose richieste di risarcimento danni, che come intuibile, tenderanno a batter cassa sull’ente. Siamo stati criticati, da chi con lo slogan del “ FARE”, non vuole perdere tempo. Purtroppo, le nostre perplessità non sono motivate da propaganda politica, ma da responsabilità rispetto ai cittadini che rappresentiamo. Infatti stanno piovendo richieste di risarcimento danni a raffica, quelle da noi visionate superano i 700.000€ e dalla data del disastro l’assicurazione relativa alla responsabilità civile del comune di Verbania è aumentata drasticamente.

Il Sindaco in una sua nota ha giudicato la nostra utile attività di controllori come “solite polemiche pelose”, ma volente o nolente dovrà continuare a fare i conti con il nostro lavoro, perché come appena illustrato sopra, ogni argomento prima di ogni polemica è stato portato in consiglio, e la maggioranza ha sempre votato contro.

Beata Giovannina – Per la maggioranza “va bene così”

Beata giovannina

Lo scorso consiglio comunale si è discusso il nostro ordine del giorno che faceva due semplici richieste: far luce sulle condizioni dell’affidamento, a nostro parere improprie, e rimuovere al più presto il cancello che ne vieta il libero accesso.

Nonostante la maggioranza, nelle vesti del segretario del PD verbanese, si fosse fatta carico di far tornar accessibile la spiaggia, le risposte della giunta sono state drasticamente diverse. Per prima cosa si è ribadito che quella non è più da considerare come spiaggia, e che quindi coloro i quali la utilizzavano per andare a fare il bagno avevano le traveggole. Poi si è detto che le nostre osservazioni circa l’irregolarità dell’affidamento erano completamente sbagliate, ma senza dare motivazioni a riguardo. Infine, come ciliegina sulla torta, la questione della cancellata: il Sindaco ammette che si tratta di un abuso edilizio, ma sanabile, quindi i cittadini vadano in altre spiagge che saranno (forse) sistemate entro l’estate prossima, in barba ai 365.000€ spesi per la spiaggia della Beata Giovannina.

Così facendo il Consiglio Comunale ha fornito al dirigente quell’indirizzo politico atteso da quando il commissario Mazza mise in discussione la chiusura della spiaggia, indirizzo politico che ricalca le scelte prese dal dirigente, già confermate il luglio scorso con la firma del contratto di concessione.

Da questa vicenda si è capito che la tutela della fruibilità del patrimonio pubblico non sembra essere una motivazione sufficiente per prendere provvedimenti, come non sembra esserlo nemmeno il fatto di aver preso impegni in campagna elettorale.

Per quanto ci riguarda questa non è una soluzione accettabile e ci premureremo di ricordare ai cittadini tutte le promesse mancate di questa maggioranza.

“Beata Giovannina”: aspettiamo risposte
Inutile nascondere “la sabbia” sotto il tappeto.
REQUISITI? A VERBANIA SONO UN OPTIONAL…

Inutile nascondere “la sabbia” sotto il tappeto.

Polvere PDMentre lunedì mattina usciva il comunicato del PD riguardo un lieve dietro front sulla posizione della Beata Giovannina, il M5S inoltrava un ODG per portare il Consiglio comunale a decidere sulle sorti di quella che a tutti gli effetti è una spiaggia pubblica. L’ODG riassume il lavoro di lunghi mesi di ricerche documentali ostacolate da chi amministra.

La vicenda narra di una spiaggia da riqualificare, per la quale regione e comune hanno speso 365.000€ (dato certo); successivamente un dirigente comunale, retribuito dai verbanesi, decide di metterla a bando per assegnarla in maniera esclusiva ad un solo verbanese, o meglio a lui e alla sua famiglia, poiché di fatto, nessuna attività è stata avviata. Qualche cittadino se ne  accorge, poiché il vincitore erige una recinzione degna di una fortezza intorno a quella spiaggia, quindi raccolte settecento firme, inoltra quattro domande al commissario. Il commissario chiede al dirigente di rispondere alle quattro domande e nel contempo di trovare rimedio. Il dirigente asserisce che non si può usare l’area a terra come spiaggia perché non è compatibile con l’attività oggetto di quel bando da lui stesso redatto in maniera errata; nel frattempo emette un ordinanza per abbattere le opere abusive, e compone più relazioni per mediare tra il gestore che lamenta un uso esclusivo e la comunità che rivuole la sua spiaggia. Poi arriva l’intervento del vice commissario Basilicata che chiarisce che il dirigente non avrebbe potuto regolare l’asserita incompatibilità verso il gestore, ma qualsiasi decisione doveva protendere verso il bene comune (missiva 2 aprile 2014). Il Dirigente afferma che il suo agire rispecchiava un chiaro indirizzo politico e che qualora l’indirizzo politico fosse mutato, non avrebbe esitato a restituire la spiaggia annullando gli effetti della sua determina (missiva 16 aprile 2014). Ed ecco arrivare il nuovo indirizzo politico che si traduce con un frase significativa : “ex spiaggia” (Marchonini 16 agosto 2014) ma poi nuovamente un altro indirizzo politico che inneggia alla vittoria: “il primo gradone alla comunità come solarium, ma divieto di balneazione” (Brezza 9 settembre 2014).

Tralasciando la spontanea curiosità di capire contro chi abbia vinto il consigliere Riccardo Brezza, torniamo al nostro fine ultimo: restituire la spiaggia della Beata Giovannina alla collettività, e per farlo serve l’appoggio di tutto il consiglio, che unito può fornire quel indirizzo politico tanto atteso dal Dirigente.

ODG Beata Giovannina – 8 settembre 2014

REQUISITI? A VERBANIA SONO UN OPTIONAL…

Beata giovanninaAi cittadini che durante la campagna elettorale ci avevano presentato lo scandalo della spiaggia della Beata Giovannina abbiamo detto che ce ne saremmo occupati ed abbiamo mantenuto la parola. Ora, grazie al fatto di essere consiglieri comunali, siamo in grado di fare le dovute verifiche e di controllare i documenti relativi all’assegnazione in questione.

Durante la lettura delle carte, oltre a ritrovare le varie diverse incongruenze segnalate dal comitato firmatario della petizione, abbiamo fatto un’infelice scoperta: l’assegnatario pare non avesse i requisiti necessari. Il dubbio è sorto quando, richiesta la visura camerale in C.C.I.A., abbiamo riscontrato che la ditta individuale aveva provveduto all’inizio dell’attività solo sette giorni prima che scadessero i termini di partecipazione. La domanda è sorta spontanea: “come avrebbe potuto avere almeno due imbarcazioni già omologate?
Così abbiamo tempestivamente controllato il Registro unità da diporto adibite a noleggio e abbiamo appreso che la pratica è stata inoltrata il 30 luglio 2013, ossia un mese e mezzo dopo la scadenza del bando di gara (17 giugno 2013).
Ad oggi, la pratica non è ancora completata, poiché come si evince dai documenti acquisiti, il richiedente deve ancora consegnare le targhe omologate, inoltre si è limitato a svolgere l’iter per la sola attività di locazione escludendo quella di noleggio, espressamente richiesta nel bando.
Oltretutto i natanti da diporto per i quali si è richiesta iscrizione sono solo tre e non sei, come indicato nel frettoloso contratto siglato il 31 luglio scorso, ma questa è solo un’inezia a fronte del fatto che in principio sembra mancassero i requisiti fondamentali, e che per l’ennesima volta chi ha seguito la procedura di assegnazione non abbia controllato!

Forse è diventata un utopia credere nella correttezza e trasparenza, ma questo è uno dei fondamentali motivi che ci hanno portato ad essere presenti in consiglio comunale.

M5S Verbania
Consiglieri Portavoce
Campana Roberto
Minore Stefania

Chiusura della spiaggia della “Beata Giovannina”: aspettiamo risposte.

<<In data venerdì 30 agosto 2013, un gruppo di cittadini ha richiesto e ottenuto un incontro con il commissario della città Dott. Michele Mazza, per consegnare le firme raccolte in calce ad una petizione popolare (oltre 600 tra quelle raccolte on-line e su “carta”), per avere chiarimenti e porre delle criticità sulla vicenda riguardante la spiaggia della “Beata Giovannina” a Suna.
Petizione contro il divieto di accesso dei cittadini alla spiaggia della Beata Giovannina (oggetto di un recente intervento di sistemazione e riqualificazione ambientale costato circa 350.000 euro alle casse della regione e dotata ora anche di un pontile per attracco di natanti da diporto), perché, come scritto nella petizione “riteniamo profondamente sbagliato che un’opera finanziata dal pubblico, e quindi dalle nostre tasse, sia ora e per i prossimi anni non accessibile ai cittadini come spiaggia pubblica”.
Ricordiamo che il Pd di Verbania si è attivato per sostenere questa petizione e ha incontrato l’allora commissario, sottolineando che il gruppo di cittadini ha posto, per iscritto, le domande seguenti:
1) Per quale ragione l’amministrazione ha messo a gara la gestione di un’area che nel piano del Demanio Idrico è indicata a destinazione di “balneazione pubblica” consentendone all’affidatario un utilizzo privato ed esclusivo?
2) Attraverso quale procedimento autorizzativo è stata consentita all’affidatario la posa di elementi fissi di recinzione e chiusura degli accessi alla spiaggia in un’area sottoposta a vincolo?
3) Come giudica l’amministrazione il fatto che l’affidatario abbia sbarrato l’accesso all’area alla fine dello scorso mese di giugno e per tutta l’oramai trascorsa stagione nessuna iniziativa commerciale sia sta avviata?
4) Per quale ragione l’amministrazione non ha adottato criteri di assegnazione analoghi a quelli utilizzati per altre spiagge della frazione di Suna, concesse per finalità commerciali o sportive a privati, ma garantendo comunque il libero accesso e la libera fruizione da parte dei cittadini?
A queste domande il commissario si era impegnato a rispondere, premettendo che l’affidamento al privato era, secondo lui, avvenuto in maniera trasparente e secondo la legge. Il commissario comunicò che ancora non era stato stipulato nessun contratto con il soggetto che ha vinto la gara.
Ci aspettiamo che al più presto arrivi la risposta del commissario, così da poter riconcedere ai cittadini uno spazio pubblico, fino ad ora utilizzato e apprezzato anche da molti. >>

Ringraziamo per il testo Riccardo Brezza componente dell’attuale maggioranza. Brezza PD – Beata Giovannina, Aspettiamo risposte.

Ci uniamo idealmente anche noi, alla petizione dei 600 e più persone per l’accesso all’area indebitamente tolta ai suoi unici proprietari, i cittadini di Verbania. Chiediamo inoltre allo stesso Riccardo Brezza, di rinnovare l’impegno, preso nel 2013 come uno tra i primi sostenitori della petizione, e oggi Segretario locale del Partito Democratico, affinché l’istanza venga accolta dalla attuale amministrazione.
Le varie risposte indicate dal Sindaco nel comunicato “la (ex) spiaggia della Beata Giovannina merita chiarezza” non le riteniamo sufficientemente chiare e soddisfacenti.
L’unica cosa chiarita dal Sindaco (per modo di dire) è che ora, Agosto 2014, grazie alla nuova Amministrazione scopriamo che non abbiamo perso la spiaggia perché quella “in termini tecnico/amministrativi” non è più una spiaggia dal 2012. Vorrebbe dire che, a seguito di un intervento a spese della collettività di 350.000 € di “riqualificazione”, l’area della Beata Giovannina di Suna ha perso lo “status” di spiaggia.
Come M5S, eravamo (e lo siamo ancora) fiduciosi che il bene pubblico, area verde o spiaggia, riqualificato con finanziamenti pubblici, sarebbe stato dal nuovo Sindaco prontamente restituito alla popolazione di Verbania in considerazione dell’utilizzo improprio della concessione demaniale.

M5S Verbania
Consiglieri Portavoce
Campana Roberto
Minore Stefania

Beata