Archivi categoria: Consiglio Comunale

Cambiare tutto, affinchè nulla cambi. (se non in peggio)

cambiamento

Nell’ultimo Consiglio Comunale abbiamo assistito all’ennesima presa in giro di questa amministrazione che chiede la partecipazione e poi sprofonda nel decisionismo, con il silenzio imbarazzante della maggioranza.

Con la revisione dello Statuto erano stati tolti articoli che normavano i quartieri, rimandando le elezioni di 120 giorni con la promessa di integrare tutto nel regolamento che avrebbe ridato dignità agli stessi.

Si sono svolti numerosi incontri, tra cui uno coi presidenti di quartiere, per poter elaborare un  testo condiviso, ma,  di fatto, nell’ultima commissione utile, ci siamo trovati tra le mani un documento preconfezionato, fatto male, su cui tutti hanno proposto delle modifiche e sollevato perplessità.

Oggi, avremmo voluto scrivere soddisfatti che un bel lavoro era stato fatto, convinti che almeno le modifiche e le perplessità fossero state recepite e, i fondi promessi, quantificati. Così non è stato.

Tutti i quartieri hanno più volte rimarcato il “non” ascolto da parte delle amministrazioni e paradossalmente, mentre prima l’amministrazione era obbligata a chiedere dei pareri al quartiere, ora ne ha solo “facoltà”. Ora però potranno organizzare squadre civiche, cosa che, volendo, potevano fare anche prima.

Nella vecchia versione si rimarcava come “i gruppi politici erano invitati a non presentare liste” lasciando la politica fuori dai consigli di quartiere, ma anche questo comma è sparito.

Abbiamo chiesto che il Presidente non venisse eletto in base ai voti (per evitare che un partito imponesse lo stesso dando indicazione di voto), ma che venisse scelto dei consiglieri stessi, in base alla capacità di fare squadra, ma anche questo non è stato accolto. Tra l’altro la nostra proposta di elezione del Presidente abbiamo scoperto essere la stessa votata dal vecchio PD e poi stravolta dalla maggioranza Zacchera, in pratica, ieri sera, il nuovo PD ha confermato una scelta dell’ultima amministrazione in contrasto con se stessi, paradossale no?

E’ stato chiesto che venisse riconosciuto S.Anna (afferente a Pallanza) come quartiere a sé stante, dato che è emerso da più parti come S.Anna abbia esigenze diverse rispetto a Pallanza, sia per conformazione che per popolazione. Dopo un acceso dibattito ecco la soluzione della maggiornza: il Consiglio di quartiere di Pallanza cambierà nome e sarà quartiere di “Pallanza-S.Anna”. Nella sostanza non è cambiato nulla, se non il nome, sperando così di illudere tutti di aver cambiato tutto affinchè nulla cambi, denigrando ancora di più i quartieri, rimarcando un modo di amministrare senza coinvolgere che allontana sempre di più i cittadini dalla consapevolezza di poter fare qualcosa di concreto per il bene comune.

MoVimento 5 Stelle Verbania

“Queste commisioni non s’ hanno da fare”

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Ormai è risaputo, il Sindaco è un Bersagliere, però con questo modo di operare le minoranze non possono esercitare il loro diritto ad essere parte attiva nei documenti, negli atti, che devono obbligatoriamente passare in consiglio comunale e quindi rivendicano un potere propositivo delle stesse commissioni. Ovviamente il PD cittadino risponde alludendo al “contenimento dei costi”, a scapito della democrazia e della partecipazione. Sottolineiamo però che una commissione costa molto meno di un Consiglio Comunale e ricordiamo che se il sindaco e la giunta rispondessero alle nostre interrogazioni scritte senza aspettare tassativamente il 29° esimo giorno (o più) si eviterebbe di intasare di interpellanze il Consiglio Comunale. Vogliamo qui riportare un passaggio di quanto avvenuto nell’ultima commissione Capigruppo: “quando la legge cambierà e le commissioni avranno potere esecutivo, si farà così, fino ad oggi sono Sindaco e Giunta ad avere potere esecutivo.” A dichiararlo era stato il Sindaco, che in linea di principio ha perfettamente ragione, se non fosse che tra i primi propositi di questa amministrazione c’era anche una parola ricorrente “PARTECIPAZIONE”… o forse si intendeva solo per pochi? Nelle ultime due commissioni ci siamo trovati a discutere di argomenti senza avere avuto tempo di valutare la documentazione perchè fornita in ritardo rispetto a quanto previsto dal regolamento tant’è che anche parte della maggioranza si era lamentata e aveva chiesto di rinviare alcuni punti. I Consigli comunali vengono convocati in orari lavorativi su due giorni per poter dar sfogo al “non ascolto”. Nonostante ciò, noi del Movimento 5 Stelle, siamo comunque per la partecipazione sperando però che la “maratona” non finisca con troppi danni irreparabili per i cittadini.

MoVimento5stelle Verbania

Urbanistica coi fondi del caffè – 2*Parte

fondi caffeConclusa la commissione urbanistica e tirate le somme a prevalere è stato l’interesse di pochi a discapito di quello pubblico.
L’impresa Castelliti S.r.l. chiedeva un cambio di destinazione d’uso per l’edificio di via Muller n.61, oltre all’assegnazione del premio volumetrico da destinarsi all’edificio in costruzione di via Muller n.59; per questa assegnazione abbiamo appreso della regolarità in quanto previsto dalla legge 106/2011 e dalle nuove norme in materia.
Non siamo però favorevoli ad inserire in questa operazione la demolizione dell’ex camera del lavoro che sarebbe prevista come opera compensativa (del valore di circa € 70.000). Per prima cosa perché lo si farebbe ancor prima di avere discusso il progetto di risistemazione della piazza, inoltre perché i volumi abbattuti (almeno 2000 mc) andrebbero persi, ovvero invenduti, costituendo un mancato guadagno per le casse comunali.
Come ulteriore opera compensativa la richiesta comprenderebbe anche la ristrutturazione parziale dell’edificio ex Carolina Alvazzi dove verrà trasferita la farmacia comunale (valore stimato dell’opera 600.000/800.000€). Il sindaco ha assicurato che farà in modo che il valore complessivo delle opere compensative raggiunga i 900.000 € al fine di trasformare in “opere” per la collettività quel 30% della plusvalenza derivata dal cambio di destinazione che altrimenti l’impresa Castelliti dovrebbe versare nelle casse comunali.
La nostra proposta è stata quella di non accettare il baratto, monetizzare tutto e mettere a bando sia la ristrutturazione dell’ex Carolina Alvazzi che la demolizione dell’ex Camera del Lavoro, ma il sindaco adducendo il motivo dell’urgenza l’ha rigettata secondo lo spirito del “…comando io!”
Siamo dispiaciuti per le altre imprese edili locali, gravemente colpite dalla crisi economica, che non potranno concorrere per l’assegnazione di un bando che indubbiamente darebbe fiato anche ad altri.

#CEMoltodafare 2.0

10645159_10204338397292224_3247402564140136054_nSe è vero che il “cantiere delle idee” per il CEM non è mai partito, è anche vero che l’altra sera (23/10) in commissione Lavori pubblici tutti i partecipanti hanno potuto esporre le loro proposte. Con la nuova amministrazione questa è stata la prima, e forse l’ultima occasione, in cui tutte le forze politiche locali abbiamo potuto confrontarsi sul tema del Cem. Dalla maggioranza all’opposizione abbiamo avuto l’occasione di confrontarsi, qualcuno l’ha colta, altri meno, ma quello che è importante è che dalla commissione sono “partite” delle proposte volte al risparmio, in favore di nuovi spazi ed in investimenti energetici. Le proposte verranno ora sottoposte al vaglio della giunta che potrà recepirle oppure respingerle motivatamente.

In commissione è emersa la preoccupazione da parte di molti sui bilanci di gestione, per questo auspichiamo che la 6° commissione inizi a discutere al più presto su “cosa si vuol fare” all’interno di questa struttura sproporzionata per la città di Verbania sia per dimensioni che per i costi futuri. Nonostante l’assenza dell’assessore competente il contributo dell’amministrazione è giunto comunque dai commissari di maggioranza, e siamo fiduciosi che L’Assessore Massimo Forni saprà valutare le proposte emerse dalla commissione attraverso quello spirito collaborativo e pragmatico che ha dimostrato nelle precedenti commissioni.


Roberto Campana
Presidente Commissione Lavori Pubblici

Urbanistica coi fondi del caffè

fondi caffeQuesto giovedì (23 ott.) la Commissione Urbanistica si ritroverà per discutere l’istanza presentata dalla Castelliti S.r.l.. Questa, secondo le scarse informazioni forniteci, pare chieda che le venga concesso un cambio di destinazione d’uso di edifici siti in via Muller, inoltre si offrirebbe per la demolizione gratuita della ex-camera del lavoro al fine di acquisirne i volumi e poterli spostare su edifici in via Piave. Se tutto questo dovesse essere concesso la società ritirerà un ricorso al TAR già presentato a causa della negazione di una precedente richiesta.
Come è già avvenuto nelle precedenti commissioni, non viene fornita la documentazione completa. Nel caso specifico vorremmo comprendere quali siano i valori economici di questa operazione che ovviamente il comune non può considerare come una mera variante urbanistica.
Perciò chiediamo pubblicamente che l’amministrazione risponda ai seguenti quesiti:

  •  Sono state contattate altre ditte per ottenere almeno tre preventivi per i lavori di demolizione e smaltimento?
  •  Quanto valgono i volumi demoliti e quindi recuperati per altre attività?
  • Quanto valgono gli oneri di urbanizzazione che dovrebbe pagare l’impresa indipendentemente dai lavori di demolizione offerti?
  • Quanto valgono i volumi inseriti nella richiesta in oggetto.
  • Per queste volumetrie è stata contattata solo la suddetta società o anche altre imprese interessate?
  • Quali sono le motivazioni che hanno portato la precedente amministrazione a rigettare la richiesta originando un ricorso al TAR?

Non essendo ancora in grado di leggere nei fondi del caffè auspichiamo che l’amministrazione risponda ai quesiti posti già da venerdì (17 ott.), adempiendo a quei principi di trasparenza dichiarati sia in campagna elettorale che durante la cerimonia d’insediamento.

Regolamento comunale sui “giochi”, una battaglia che si può ancora vincere.

gioco-azzardo

Passeggiando per Verbania ci si accorge facilmente che in questi ultimi anni si è popolata di slot-machine e videopoker, sarebbe solo un problema estetico se non fosse che sempre più persone sperperano tutti i loro risparmi distruggendo intere famiglie.

Le amministrazioni precedenti hanno provato ad arginare la diffusione di queste macchinette infernali promulgando e sostenendo un regolamento (timido ma) restrittivo sui giochi d’azzardo elettronici, il quale fu poi impugnato davanti al TAR Piemonte da un esercente spalleggiato da Euromatic, i quali vinsero costringendo al ritiro del regolamento e affibbiando al Comune una “multina” da 1 milione di . Non c’è da stupirsi perché la stessa cosa successe anche in altre città piemontesi come Santhia e Rivoli, solo che loro dopo la batosta del TAR si rivolsero alla Corte Costituzionale che sentenziò in loro favore.

Noi cosa aspettiamo? Non possiamo far finta di non vedere, lasciare indisturbata dietro la parola “gioco” un attività che gioco non è!

Per questo chiediamo al Pres. del Consiglio Comunale Brignoli ed al Pres. della IV Commissione Brignone (ed a tutti quelli che lo vorranno ancora) di far propria questa battaglia di civiltà. Proponiamo di partire dal Regolamento sui “Giochi” del Comune di Rivoli, ben fatto e protetto da una sentenza della Corte Costituzionale, per avviare un confronto in IV commissione per portare all’approvazione al prossimo Consiglio Comunale un documento stringente in materia di gioco d’azzardo elettronico.

Verbania_Regolamento_videogiochiVerbania_Sentenza TAR Piemonte 513_2011Rivoli – Regolamento giochiRivoli – Sentenza Consulta su TAR PiemontePrecisazione_Ministero_Interno_su_distanze_poste_da_legge_regionale (Lombardia)

Un Giro d’Italia SENZA FORATURE SUL SOCIALE

Rispondiamo brevemente alla giunta rispetto alla questione della variazione di bilancio.

Primo. Non siamo contro il Giro d’Italia anzi pensiamo sia una (ma non l’unica) buona idea per il rilancio della città.

Secondo. I tagli al sociale sono stati scritti e votati, ma non sono 40.000€ ma ben 110.000€, quasi tre volte tanto. var_bilancioPer quanto riguarda l’errore della percentuale (40.000€ è poco più dell’1% di 3.841.000€ non lo 0,01%) perdoniamo la giunta sperando che sia solo una distrazione.

Terzo. La scusa addotta dalla maggioranza che le cifre tagliate erano mal spese non regge. Se la spesa sociale non funziona correttamente si applichino per rimodularla e renderla più efficace evitando tagli lineari. Inoltre ci rammarichiamo di aver appreso in Consiglio Comunale che il Sindaco abbia deciso di eliminare definitivamente il Bonus Bebe’, strumento utilizzato ogni anno da oltre 100 famiglie fino al 2011 (unici dati disponibili).

...invece nel programma di governo è scritto diversamente!

Questo invece veniva scritto nel programma elettorale di Silvia Marchionini, ora programma di governo!

Quarto. Per mantenere le variazioni volute dalla maggioranza, senza però intaccare la spesa sociale, abbiamo presentato una mozione per chiedere un celere accertamento dell’entità degli oneri di urbanizzazione non corrisposti dalle ormai famose 39 pratiche SUAP irregolari e far si che siano questi proventi a coprire le spese per il passaggio del Giro d’Italia a Verbania.

Infine, facciamo appello alla giunta affinché condivida maggiormente le decisioni di bilancio dando la possibilità di soffermarsi insieme sui numeri, e poi come si dovrebbe fare in ogni buona famiglia (anche se litigiosa), il capo famiglia deciderà il da farsi sulla base delle critiche dei figli e dei figliastri, sempre che non pensi di essere un padre padrone.

Unico comune denominatore

soldi_cessoIeri sera c’è stata la prima riunione della commissione Lavori Pubblici. Due gli argomenti di interesse all’ordine del giorno: MoVicentro e Variante SS34.

Per prima cosa si doveva esprimere un parere sulla nuova convenzione per la realizzazione/conclusione del MoVicentro, che – udite udite – è in via di ri-progettazione. Si sono resi conto che 25 esercizi commerciali all’interno della struttura non fossero sostenibili. Inequivocabilmente la convenzione è economicamente sfavorevole per il comune di Verbania che potrebbe dover sostenere anche i costi manutentivi ordinari e straordinari, eppure l’opera è da finire e causa fallimento sostanziale della provincia non ci sarebbero altre soluzioni: se si vogliono far ripartire i lavori con un nuovo progetto c’è bisogno di copertura economica. Di buono, grazie al MoVimento 5 Stelle e Sinistra e Ambiente, si potranno portare ulteriori proposte di riduzione dei costi in fase di ri-progettazione. Infine, cosa non da poco, si è riusciti a variare un punto saliente della convenzione: nella proposta presentataci i costi di manutenzione ordinari e straordinari erano in capo al comune, portando il consiglio a firmare una cambiale in bianco in quanto questi costi non sono ancora calcolabili, ora saranno in capo alla Provincia fino quando non saranno ben quantificati.

Ancora ci troviamo a ringraziare quegli “attenti” amministratori che hanno portato avanti un progetto sproporzionato per una stazione nella quale anno dopo anno passano sempre meno treni e che aveva bisogno solo di un parcheggio decente.

Per quanto riguarda la Variante la nostra proposta è stata quella di avviare un processo di apertura alla cittadinanza per far conoscere e poi approvare tramite referendum quest’opera elefantiaca. Abbiamo però appreso che in realtà nessuno dei presenti era favorevole al progetto, nemmeno gli ex-assessori e consiglieri che hanno finanziato la realizzazione del progetto, costato secondo i tecnici del comune circa 490.000 €. I rappresentanti della maggioranza hanno quindi sospeso la nostra proposta perché la giunta non ha ancora dato parere favorevole al progetto. Ad oggi il progetto è definitivo, approvato dalla Regione Piemonte ed attende solo il finanziamento di ANAS per partire. Auspichiamo che la giunta blocchi tale opera, che farebbe spendere 50.000.000 € di denaro pubblico per portare le auto dalla piana di Fondotoce (zona cimitero) a località Villa Esperia (poco prima dei tre Ponti), creando una “diga stradale” sulla tratta che porta da Fondotoce a Mergozzo. Se così non fosse continueremo ad informare i cittadini su questo spreco di denaro fino a che non prevalga finalmente il bene comune.

Torniamo a casa con la gioia di aver fatto sentire la nostra voce, la vostra voce, all’interno delle commissioni cercando di far prevalere il buon senso, ma abbiamo anche l’amarezza per aver incontrato le opere pubbliche di quella politica che ha fatto spese assurde solo perché “i soldi c’erano”, incurante dei veri bisogni dei cittadini.

Roberto Campana – Consigliere Portavoce