Ormai è risaputo, il Sindaco è un Bersagliere, però con questo modo di operare le minoranze non possono esercitare il loro diritto ad essere parte attiva nei documenti, negli atti, che devono obbligatoriamente passare in consiglio comunale e quindi rivendicano un potere propositivo delle stesse commissioni. Ovviamente il PD cittadino risponde alludendo al “contenimento dei costi”, a scapito della democrazia e della partecipazione. Sottolineiamo però che una commissione costa molto meno di un Consiglio Comunale e ricordiamo che se il sindaco e la giunta rispondessero alle nostre interrogazioni scritte senza aspettare tassativamente il 29° esimo giorno (o più) si eviterebbe di intasare di interpellanze il Consiglio Comunale. Vogliamo qui riportare un passaggio di quanto avvenuto nell’ultima commissione Capigruppo: “quando la legge cambierà e le commissioni avranno potere esecutivo, si farà così, fino ad oggi sono Sindaco e Giunta ad avere potere esecutivo.” A dichiararlo era stato il Sindaco, che in linea di principio ha perfettamente ragione, se non fosse che tra i primi propositi di questa amministrazione c’era anche una parola ricorrente “PARTECIPAZIONE”… o forse si intendeva solo per pochi? Nelle ultime due commissioni ci siamo trovati a discutere di argomenti senza avere avuto tempo di valutare la documentazione perchè fornita in ritardo rispetto a quanto previsto dal regolamento tant’è che anche parte della maggioranza si era lamentata e aveva chiesto di rinviare alcuni punti. I Consigli comunali vengono convocati in orari lavorativi su due giorni per poter dar sfogo al “non ascolto”. Nonostante ciò, noi del Movimento 5 Stelle, siamo comunque per la partecipazione sperando però che la “maratona” non finisca con troppi danni irreparabili per i cittadini.
MoVimento5stelle Verbania
Laboratori arpa vco, la loro storia, il loro destino.
Con questo comunicato il Movimento 5 Stelle di Verbania vuole portare a conoscenza dell’opinione pubblica la storia dei laboratori Arpa nel VCO. Sono stati inaugurati nel 2000 con una notevole spesa per gli allestimenti di utenze ed apparecchiature.
Essendo l’ultimo laboratorio messo in piedi da Arpa ovviamente risulta essere a norma per tutto ciò che riguarda la sicurezza. Dopo che negli anni sono stati sempre più ridimensionati, oggi l’amministrazione di Arpa ha deciso la chiusura dei laboratori del VCO nell’ottica del risparmio e di accentrare tutti i campioni delle provincie di Novara, Vercelli, Biella e il VCO sul laboratorio di Novara. Tale scelta, se pur condivisibile dal punto di vista della logica e razionalizzazione, non può avere un riscontro positivo dovuto ad una serie di questioni che l’amministrazione di Arpa non è in grado di risolvere.
Accentrare tutti i campioni a Novara considerando che il personale rimarrebbe lo stesso porterebbe ad una gestione non ottimale e sicuramente si dovrebbero prevedere assunzioni. Infatti Arpa ha proceduto in data 29/01/2015 a pubblicare dei bandi per la ricerca di nr. 3 assistenti tecnici periti chimici di cui per ora non si conosce la collocazione presumibilmente per supportare il personale dove arriveranno questi campioni. Dov’è quindi il risparmio?
Il personale del laboratorio del VCO sarà dequalificato perché comunque dovrà essere reimpiegato e si dovrà investire per una nuova formazione. Dov’è quindi il risparmio?
L’unico risparmio deriverà dal licenziamento del personale della cooperativa che provvede al lavaggio vetreria ad Omegna, mentre aumenteranno le spese per il trasporto dei campioni e della necessità dell’acquisto di materiale uso e getta con conseguente aumento della produzione dei rifiuti di plastica e ulteriori esborsi per tali acquisti e smaltimenti
Si sottolinea inoltre che l’assessore all’ambiente della provincia di Vercelli ha presentato ricorso al TAR, in quanto la provincia non è stata coinvolta né sentita come prevede la legge istitutiva di Arpa circa il destino dei laboratori della provincia di Vercelli.
C’è da precisare però che tenere aperto Vercelli significherebbe fare dei notevoli investimenti, tra l’altro già quantificati dall’amministrazione di Arpa in più di un milione di euro. In compenso si accetta, senza batter ciglio la chiusura dei laboratorio nel VCO che sono già a norma e che non prevedono tali investimenti.
Da parte sindacale era stato più volte proposto di mantenere sia Omegna che Novara che si sarebbero supportati per le analisi di tutto il quadrante. A Vercelli potevano rimanere alcune specificità (es. fitofarmaci, radiazioni) che non avrebbero richiesto grossi investimenti di capitale per la messa a norma dei locali di laboratorio.
Inoltre il laboratorio Arpa del VCO effettua delle analisi specifiche e legate al territorio quali le acque di balneazione, il bioaccumulo attività che non viene effettuata da nessun altro laboratorio in Piemonte.
In ultimo si ricorda che a breve partirà la bonifica Syndial di Pieve Vergonte che comporterà l’analisi di un elevato numero di campioni che se verranno chiusi i laboratori di Omegna dovranno essere inviati in altri laboratori di Arpa.
E’ pur vero che in altre regioni hanno fatto anche accentramenti (es. vicino Lombardia), ma hanno stanziato notevoli investimenti, perché avere un laboratorio che sia in grado di fare quasi tutte le analisi necessita di investimenti strumentali, di personale ecc. che non si può concretizzare “solo” con lo spostamento dei campioni come sta facendo Arpa Piemonte.
Ci chiediamo, quindi, di fronte a questo braccio di forza tra Novara e Vercelli cosa sta facendo nel merito la provincia e il sindaco di Verbania?
Per tale motivo vista l'”assenza politica” su qualsivoglia posizione in merito alla chiusura dei laboratori Arpa del VCO, il Movimento 5 Stelle di Verbania dissente totalmente da tali scelte che stanno comportando o comporteranno uno sperpero di denaro pubblico mentre la politica del VCO ed in primis il comune di Verbania tace.
Movimento 5 Stelle Verbania
MOVICENTRO: NON PERVENUTO.
Apprendiamo dai giornali che il 24 febbraio il Sindaco Marchionini sarà a Roma per un incontro con Trenitalia per sottoporgli i disagi quotidiani dei pendolari sulla tratta Verbania – Milano, un tema tanto caro all’amministrazione quanto all’opposizione. Ci chiediamo però se, prima di andare a Roma, ha già incontrato il nuovo amministratore delegato di Trenord Cinzia Farisè, che ha dichiarato, come sua azione primaria, di voler intervenire su alcune linee problematiche tra cui la Milano – Domodossola, la cui gestione, dipende appunto da Trenord. Inoltre cogliamo l’occasione per rinfrescare la memoria al Sindaco, ricordando che il 26 agosto è stata approvata in consiglio comunale la nuova convenzione tra provincia VCO, comune di Verbania e R.F.I. Spa, con solita velocità che contraddistingue questa Amministrazione: la motivazione era quella di mettere immediatamente mano al progetto da anni paralizzato in una sorta di scandalo amministrativo. Il Sindaco affermava: “bisogna fare in fretta” “Sentiamo l’urgenza di risolvere i problemi, inclusi quelli che abbiamo ereditato. “Noi ,in quella occasione, abbiamo votato a favore date le promesse dell’assessore e della Provincia, promesse scritte nei verbali di commissione ma non mantenute. Il comune doveva poter partecipare attivamente alle modifiche del progetto ridimensionandolo, per contenere la spesa, oltre al non accettare il passaggio automatico delle spese di manutenzione e gestione dell’opera una volta terminata. Sono passati sei mesi e per il Movicentro non è stato fatto niente, al contrario Centostazioni Spa prosegue con i lavori di ristrutturazione come da contratto con RFI. Il tentativo di convocare la commissione lavori pubblici per parlarne è stato vano, rimbalzando le colpe alla Provincia e la maggioranza ha bocciato un nostro ordine del giorno che impegnava l’amministrazione proprio a designare una figura apposita (senza oneri ulteriori per le casse comunali) .I pendolari aspettano ancora i parcheggi, in fondo basterebbe realizzare una tettoia illuminata con un impianto fotovoltaico, al posto della rampa ormai giudicata inutile, come proposto in commmissione. Attendiamo un aggiornamento dal Sindaco: a che punto siamo? Tra poco inizierà una nuova stagione turistica sempre con la medesima situazione.”Fare e fare in fretta”, per il Sindaco Marchionini nient’altro che uno slogan
CITTADINO, LO VUOI UN “CONSIGLIO”?
Stanco della vecchia Politica? Continui a dire: potrebbero fare ma non fanno?
Forse è ora di darsi da fare!
A Verbania esistono i Consigli di Quartiere, organi che hanno potere consultivo e di iniziativa, cioè possono controllare e intervenire con dei pareri sull’operato del Comune su temi come il piano del traffico o la realizzazione di opere pubbliche, e hanno la facoltà di proporre al Comune azioni utili per la vita del quartiere. Inoltre, i Consiglieri di Quartiere partecipano alle Commissioni Comunali con diritto di parola, senza poter votare, ma con la possibilità di far sentire la loro voce. In questi anni la partecipazione è diminuita pian pian, dovuta anche allo scoraggiamento del cittadino “attivo” che si è sentito sempre più inascoltato dalle istituzioni.
Noi vorremmo che i cittadini comincino nuovamente a contare qualcosa senza essere per forza “sotto elezioni”. Ad oggi i Consigli di Quartiere hanno il pregio di far avvicinare i cittadini alla politica partendo dalle problematiche pratiche di tutti i giorni ma con la possibilità di potersi avvicinare anche a questioni complesse come la gestione delle risorse del territorio e delle casse comunali senza dover per forza aderire ad un partito/movimento.
In questi giorni il Consiglio Comunale e l’Amministrazione potranno rivedere il regolamento sui Quartieri. Nelle discussioni preliminari (ahimè) se ne sono sentite di tutti i colori: c’è chi vuole trasformarle in associazioni “stile pro-loco”, altri che vorrebbero eliminare le elezioni e nominare i consiglieri tra le persone in lista alle precedenti amministrative e che non sono stati eletti (manco fosse il “Consiglio dei trombati”).
In campagna elettorale abbiamo proposto che i Quartieri fossero centrali nel percorso del bilancio partecipativo acquisendo maggiore importanza, ma se anche tu hai un’idea su come migliorare i Consigli di Quartiere scrivici, entro il 10 Febbraio, inviaci la tua proposta a contatti@verbania5stelle.it, nel nostro gruppo la valuteremo e la sottoporremo al Consiglio Comunale.
Nel frattempo informa i tuoi vicini di casa di questa opportunità e preparati a partecipare alle future elezioni. I Quartieri devono tornare ad essere vivi, con persone che credono che si possa ancora lavorare per il bene comune anche senza aderire per forza ad un partito.
Un Giro d’Italia SENZA FORATURE SUL SOCIALE – 2*parte
Abbiamo appreso nei giorni scorsi dai media locali che il comune di Gravellona Toce è già al lavoro per raccogliere tramite sponsor la cifra di 20.000€, mentre per i restanti 20.000 si è impegnata la Regione, come dichiarato dall’assessore Cristina Franchi, responsabile del comitato cittadino. (Stampa 19/01/2015).
Come abbiamo evidenziato in consiglio comunale, il M5S non è d’accordo che ci siano stati dei tagli al sociale (Bonus Bebè e manutenzioni ATC) a copertura della tappa del giro d’Italia che costerà ai verbanesi più di 130.000€ constatato che oltre alla quota pagata alla Gazzetta dello Sport ci saranno tutti i costi accessori a nostro carico.
L’assessore Vallone aveva dichiarato:
“Questi tagli non sono effettivi, […] ma sono fittizi in attesa del bilancio di previsione e riguardano tutti i settori. […] La tappa del Giro d’Italia a Verbania verrà, infatti, finanziata per il 50% dalla Regione, per il restante dal Comune, da privati e sponsor. Tale cofinanziamento verrà comunicato solo quando sarà ufficiale, fino a quel momento bisogna coprirlo con fondi comunali non utilizzati.”
Ad oggi però non è ancora pervenuta alcuna comunicazione ufficiale dalla Regione e sul sito ilgiroaverbania.info alla voce sponsor non risultano inseriti nominativi.
La crisi economica sta colpendo moltissime persone, diverse famiglie si trovano a fare i conti con la perdita del lavoro, della casa la difficoltà a procurarsi beni di prima necessità, i fondi così detti “non utilizzati” dovrebbero essere impiegati per il sociale, capitolo di spesa che andrebbe potenziato. Pertanto chiediamo al Sindaco e all’Assessore Vallone che ripristino i fondi sottratti al sociale e documentino la copertura del Giro d’Italia.
Benvenuti a Pallanza! *sigh…*
Dopo alcune segnalazioni fatte dai cittadini al Comune senza risultato facciamo da megafono a queste richieste. Mentre ricordiamo che al Porto Palatucci giace ancora il polistirolo in attesa che un po’ di vento se lo porti via, a Pallanza i turisti che arrivano hanno subito il benvenuto. Nell’area adiacente all’imbarcadero, a lato dello spazio giochi, oltre al piano già sconnesso, si sono formati alcuni buchi, pericolosi non solo per gli ignari turisti, ma anche per i bambini che potrebbero trovarsi lì. Le transenne non sono state messe dal Comune, bensì da un cittadino armato di senso civico che, vedendole inutilizzate appoggiate a lato strada (depositate lì, forse per il mercato) le ha spostate e posizionate per mettere in sicurezza i buchi. Speriamo che questa segnalazione smuova qualcosa anche se, a dire il vero, questa situazione si protrae da tempo ed è proprio davanti alla sede comunale.
MoVimento 5 Stelle Verbania
“La SAU l’ultima?”
Siamo ironicamente lieti di dare il benvenuto al Sig. Alberto Nobili , nuovo portavoce del Sindaco che dichiara “Un incarico fiduciario in diretta collaborazione con il Sindaco, che prevede compiti di carattere politico – istituzionale e con gli organi d’informazione ” .
«Continuerò a lavorare part-time per il Pd mentre quattro mezze giornate a settimana, ancora da stabilire con l’amministrazione, sarò impegnato in municipio». Nei prossimi giorni firmerà un contratto di collaborazione esterna, con partita Iva, della durata di un anno per uno stipendio lordo di 25mila euro.”
Stortando il naso per i 25.000,00 € annui lordi per un incarico di 4 mezze giornate alla settimana, saremmo ancora più lieti se il Sig.Alberto Nobili , tra i primi promotori della petizione sul ritorno alla fruizione pubblica della spiaggia della Beata Giovannina volesse spiegare all’ Assessore Sau perchè ben 800 cittadini firmatari , la minoranza e parte della stessa maggioranza in Consiglio Comunale si è tanto battuta, non contro una attività economica, ma per esercitare il legittimo diritto di fruizione di una spiaggia pubblica .
Ricordiamo e condividiamo il suo testo del 09/08/2013: “”petizione postata da Alberto Nobili: “I sottoscritti cittadini chiedono al Commissario del Comune di Verbania d’intervenire con urgenza sul protrarsi della chiusura, e del divieto di accesso dei cittadini, alla spiaggia della Beata Giovannina (oggetto di un recente intervento di sistemazione e riqualificazione ambientale costato circa 350.000 euro alle casse della regione e dotata ora anche di un pontile per attracco di natanti da diporto). Riteniamo profondamente sbagliato che un’opera finanziata dal pubblico, e quindi dalle nostre tasse, sia ora e per i prossimi anni non accessibile ai cittadini come spiaggia pubblica. Vogliamo che ritorni a essere una piccola e frequentata zona balneare”.”
Sulla vicenda Beata Giovannina l’Assessore Sau (sostituta di Iracà) ha dichiarato: “ registro che una forza politica, o un movimento, esprime contentezza per l’abbandono di un’attività economica, e io di questo mi rammarico.”
Noi non esultiamo per l’abbandono di un’attività economica, al contrario esultiamo perché un bene pubblico, pagato con soldi pubblici, nato per esser destinato ai cittadini ora è tornato pubblico.
Ci siamo limitati a contestare le modalità che hanno portato a questi affidamenti, portando alla luce tutte le irregolarità che altrimenti sarebbero passate inosservate, e constatiamo che con queste dichiarazioni , l’Assessore Sau dimostra di non aver ancora letto i documenti.
Altra risposta doverosa:
“”Sulla vicenda canile – dichiara sempre l’Assessore Sau – mi sono già espressa ampiamente, “…”. Posso solo aggiungere che molti soldi della comunità verbanese sono stati spesi per quella struttura, e non condivido l’esorbitanza dell’ esborso. Come è noto stiamo predisponendo un nuovo bando per la gestione, abbiamo azzerato, in tutti i sensi, l’esistente, e ci apprestiamo ad iniziare un percorso ex novo. Per precisare meglio, in questo caso è l’Amministrazione che non ha sottoscritto il contratto con l’attuale gestore (che resterà con i tre attuali dipendenti, fino all’espletamento della nuova procedura) e quindi il soggetto decisore è stato il Comune.””
Eppure dalla documentazione risulta che Adigest ha chiesto di procedere alla gestione del servizio per 12 mesi anziché i 60 previsti dalla determinazione n.1277/2013.
Inoltre la Segretaria Comunale ha evidenziato che, “”con nota N. 34821 inviata in data 16/09/2014 l’ufficio contratti formalmente era stato invitato, a presentare la documentazione necessaria per la sottoscrizione del contratto.
Allo stato attuale risulta che la S.v. ( si parla del Dirigente V. B.) non ha provveduto alla stipula del contratto nonostante sia stata investita della gestione con Verbale di consegna del dirigente competente.
Verificato che la gestione di un servizio pubblico e a seguito di formale aggiudicazione può avvenire esclusivamente sulla base di un contratto formalizzato si ritiene che la gestione “di fatto” non possa proseguire.
Ne consegue che, nonostante solleciti e ripetuti inviti da parte del dirigente del servizio, i vostri riscontri non sono mai stati positivi.
Nell’evidenziare che giusto riferimento al codice dei contratti la mancata sottoscrizione del contratto configura inadempienza contrattuale.
Considerato inoltre che all’aggiudicatario che si rifiuta di sottoscrivere il contratto si applica l’art. 75 comma 6 del D.Lgs 163/2006 in tutte le ipotesi.””
E’ quindi cosa ben diversa dal dire che il comune ha deciso ponendo a garanzia il rispetto di ciò che era stato detto in privato (extra bando) . Inoltre ricordiamo che, se è vero che tanti soldi sono stati spesi (vogliamo i dati, non le parole) è bene che la città sappia che a fronte di bandi di 60.000,00 € andati deserti, il dirigente aveva avviato una trattativa privata che dava in aggiunta 7,50 € a cane/giorno (cioè in un anno ben 136.875,00 € in più rispetto al bando).
Su una cosa ha pienamente ragione l’Assessore: “Verbania soffre di una crisi economica profonda , che dura da troppo tempo e che è sotto gli occhi di tutti: forse sarebbe meglio auspicare e favorire le attività economiche, anziché ostacolarle .”
E allora al lavoro, più trasparenza, più verità, basta barzellette, non siamo a “La SAU l’ultima?”.
Un Milanese direbbe: Fà e desfà l’è tt un laurà!
Abbiamo seguito il caso D3 da ottobre con vari accessi agli atti, ma solo oggi, con l’ultima visione abbiamo chiuso il cerchio, per constatare che nel giro di due mesi l’amministrazione si è contraddetta da sola.
Prima, il 6 Novembre, indice un AVVISO DI MOBILITÀ VOLONTARIA ESTERNA PER LA COPERTURA DI N.1 POSTO DI FUNZIONARIO DI POLIZIA LOCALE CAT. D3 PRESSO IL DIPARTIMENTO SERVIZI ISTITUZIONALI, in pratica per sopperire alla mancanza di una figura che in realtà c’era, ma che è stata spostata in un altro settore, pare per “migliorare la macchina comunale”, e questo lo si evince facilmente dalla lettera di dimissioni dell’Ex Assessore Damiano Tradigo.
Nella determina inoltre si legge il nulla osta dei Revisori dei Conti e si ribadisce che “è prevista la copertura a tempo indeterminato”, ossia che le coperture economiche ci sono.
Il 9 Dicembre viene nominata la commissione esaminatrice (costata più di 1.000€) composta da 3 comandanti di Polizia Municipale.
Il 10 Dicembre la commissione procede alla selezione tra due candidati (gli unici pervenuti in tempo e con i requisiti necessari), ed inviai i dati di chi si è aggiudicato il posto di lavoro all’ufficio del personale.
Il 16 Dicembre la stessa commissione si riunisce una seconda volta per “integrare in modo informatico quanto già scritto a mano”.
Il 29 Dicembre si sarebbe dovuto provvedere all’assunzione, se non fosse che oggi, 8 Gennaio viene pubblicata una determina del 23 Dicembre ove su proposta dell’Assessore al personale “si da mandato al dirigente del personale di non procedere alla copertura del posto di funzionario di Polizia Locale cat. D3”.
Ci chiediamo quindi perché si sia indetto un avviso di mobilità interna adducendo all’esigenza di personale e poi due mesi dopo, ma soprattutto dopo aver designato il “vincitore” si sia deciso di non assumere adducendo a problemi economici.
Se uno volesse pensare male potrebbe dubitare che la persona che si è aggiudicata il posto non sia gradita, oppure che, magari, sottolineano magari, si pensava potessero partecipare anche le figure D1 come quella riportata in una precedente richiesta di mobilità esterna, datata 26 Novembre (prot. 44466) di una figura D1.
I se e i ma sono tanti, certo è che anche qui, oltre al tempo perso tra delibere e determine, selezioni e commissioni costate alla comunità, rimane la beffa per chi, convinto di partecipare ad un colloquio di lavoro, si è trovato con un “è stata assunta! Anzi no, ci siamo sbagliati”.
Quello che è certo, forse, è che fino al 2016 ”vista la necessità di ridurre la spesa del personale” non si dovrebbe più provvedere ad assunzioni, o meglio, sempre che non cambino idea.



