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M5S: ENNESIMA INTERPELLANZA SUL PORTO PALATUCCI

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In zona Villa Taranto ancora oggi i turisti possono ammirare grossi pezzi di polistirolo che galleggiano o arenati sulla spiaggia adiacente l’attracco dei battelli, con le giornate ventose di lunedì 25 aprile 2016, ovvero quasi tre anni dopo il primo evento. Abbiamo già chiesto più volte al sindaco di provvedere. Ad oggi il cantiere è completamente abbandonato e come se non bastasse gli eventi atmosferici fanno sì che diversi detriti, tra cui una grossa quantità di polistirolo, si spargano in acqua senza controllo, provocando danni gravissimi all’ecosistema lacustre. Noi del M5S con un’interpellanza depositata per il prossimo consiglio comunale, chiediamo al sindaco, se ha messo, o intende mettere in atto misure di contenimento per evitare che il polistirolo si disperda totalmente nel lago e se ritiene di addossare nuovamente la colpa a ConserVCO per il mancato servizio o se, con senso di responsailità, intende procedere diversamente e quale sarà la tempistica per la rimozione di quel che rimane del porto Palatucci affondato, ricordandoLe che tale mancanza sta causando un danno ambientale, sotto gli occhi di tutti, turisti compresi.

MoVimento 5 Stelle Verbania

Movicentro, il Sindaco ci dà ragione… un anno dopo.

movicentro1Bisogna fare in fretta! Riecheggiano ancora queste parole, pronunciate dal Sindaco quando fu approvata la convenzione che doveva portare alla conclusione del parcheggio che dovrebbe sorgere nei pressi della stazione ferroviaria cittadina. Il “dovrebbe” è d’obbligo visto l’atteggiamento della Provincia.
Il MoVimento 5 Stelle di Verbania già il 9 Ottobre 2014 aveva fatto richiesta alla Provincia per reperire tutte le informazioni possibili su tale opera e soprattutto il quadro economico della stessa. Dopo l’assordante silenzio abbiamo presentato ulteriori tre richieste formali, sempre alla Provincia, avuto svariati incontri con l’assessore Forni, un incontro col Segretario Provinciale ed uno col Dirigente Proverbio e ora il Sindaco si unisce alle nostre richieste di chiarimento?
Ne siamo grati, forse un po’ tardi però. Scopriamo che il lasso di tempo trascorso è stato impiegato da Provincia per ricostruire i rapporti con RFI e per reperire la somma di 375.023,58 € che, come si è appreso da tempo, la Provincia di Nobili aveva dirottato con d.g.p. n. 35 del 12.03.2014 alla sistemazione del Nuovo Polo Liceale di Omegna.
Nel mentre abbiamo pagato 10000 euro di affitto annui per poter utilizzare il parcheggio di fronte cover.
Scopriamo inoltre che con il nuovo progetto di Movicentro i posti parcheggio aumenteranno di 50 unità rispetto al precedente parcheggio a raso, quindi, con tutto questo, oltre a fare un favore ad RFI noi avremo 50 posti auto aggiuntivi, alla modica cifra di (come deliberato in CC): € 1.881.672,74 1997. Si sistemerà parte della stazione, delle strutture collegate e “forse” in un secondo lotto il parcheggio.
A suo tempo avevamo avanzato delle ipotesi sull’ atteggiamento della Provincia: o la Provincia non sa nemmeno cosa sta costruendo, oppure lo sa, ma evidentemente ha qualcosa da nascondere.
Abbiamo convocato un ulteriore commissione Lavori Pubblici il 4 dicembre alle 18:00 per parlare anche di questo tema ( ricordiamo che le commissioni sono pubbliche, sarebbe ora che la gente venisse ad assistere per capire come vanno le cose).

Sollecitiamo il sindaco a portare avanti le ns. richieste, richieste per troppe volte rimaste inascoltate dalla Provincia e dal Comune.

Per l’ennesima volta: basta! Di parole ne abbiamo sentite fin troppe, vogliamo e pretendiamo ,come cittadini, e quindi cofinanziatori del Movicentro, di vedere tutti i dettagli, il quadro economico e le coperture dei due lotti.

MoVimento 5 Stelle Verbania

FORNO CREMATORIO: che decidano i cittadini.

democrazia

Più volte anche nel corso di questa tornata amministrativa abbiamo visto l’amministrazione procedere senza tener conto del volere popolare, come se l’elezione fosse un investitura senza se e senza ma. Noi, che nel nostro programma avevamo (e abbiamo) la democrazia diretta come pilastro su cui fondare la vita amministrativa non possiamo far altro che continuare a dire che la cittadinanza deve esser coinvolta nelle scelte importanti  che possono riguardare la salute del cittadino, le scelte strategiche sul futuro della città (che si parli di commercio, industria o turismo), i grossi investimenti che comunque pesano sulla collettività, basti pensare al CEM, o meglio l’EX-CEM senza nome: con la democrazia diretta tutte le opere sopra il milione di euro devono passare dalla votazione popolare. Un altro punto cardine sarebbe il recall, la possibilità cioè della popolazione di “richiamare” l’eletto nel momento in cui si stà comportando nel disinteresse della collettività.

Non potevamo quindi accettare nemmeno l’esternalizzazione del forno crematorio, o almeno nei termini in cui viene prospettato l’ affidamento al privato: raddoppio della linea, aumento degli inquinanti, diminuzione delle entrate nelle casse comunali e una sorta di “monopolio” privato nei forni crematori, anche se ad oggi nessuno ha detto chi ha presentato il project financing misterioso. Per inciso il nome ad oggi non è stato detto nemmeno ai consiglieri comunali, con obbligo di segretezza, che ne hanno fatto più volte richiesta.

Ecco perchè anche noi abbiamo voluto fortemente la nascita di questo comitato. Abbiamo gli strumenti: usiamoli. Perché non abbiamo fatto una raccolta firme? Semplice, al di là della mera propaganda che questa azione può avere, non incide nelle scelte dell’amministrazione. Col referendum abrogativo, a norma dello statuto comunale che un consigliere esperto conosce bene, riusciamo a bloccare la delibera di consiglio comunale, coinvolgere la città, informare e poi portare tutti alla decisione finale.

Una piccola lode, perdonateci, ma ce la dobbiamo dare. Durante la revisione dello Statuto e Regolamento Comunale, per voce del ns. capogruppo Campana, abbiamo chiesto e ottenuto che il quorum venisse abbassato, il risultato sarà ora sotto gli occhi di tutti: grazie alla spinta del Movimento 5 Stelle, con la condivisione di tutti i gruppi, il quorum sarà del 50% degli elettori che hanno votato all’ultima tornata elettorale, in pratica dovranno andare a votare il 32,5% ca. degli aventi diritto. Adesso si che far valere un referendum non sarà poi così difficile.

Noi appoggeremo in tutto e per tutto il comitato, non esporremo le bandiere per dire quanto siamo bravi, ma ci metteremo a disposizione come gruppo e con il nostro eletto a fare da certificatore sperando che lo facciano tanti altri gruppi. Cambiare Verbania e il modo di fare politica  si può, un passo alla volta.

MoVimento 5 Stelle Verbania

VERBANIA NOT FOR SALE (non è in vendita!)

cimiteroMercoledì sera, in Consiglio Comunale, abbiamo potuto assistere ad una vera e propria televendita con consiglieri del Pd, Assessore Forni e Sindaco prodigati a convincere la minoranza (e anche qualche scettico della maggioranza) che questa privatizzazione “s’ ha da fare”.

Abbiamo sentito di tutto: “il comune non può fare marketing e business sulle cremazioni” (infatti lo farà il privato), non abbiamo personale competente, la gestione comunale non funziona, è un trend in crescita per cui bisogna costruire una seconda linea, insomma “un pessimo affare per il comune, meglio darlo al privato”, il quale, avendolo in concessione per 30 anni, avrà un utile complessivo di almeno 7,5 MILIONI di euro dato che ad oggi il forno rende mediamente, al netto delle spese, 250.000 euro (pur con tutti i problemi tecnici paventati). Peccato che il fabbisogno Verbanese è nettamente soddisfatto (solo il 20% delle cremazioni è di residenti, l’80% viene da fuori), a noi una seconda linea non serve, anzi, arriveranno salme da ogni dove con dei forti rischi ambientali e, come ha ben sottolineato il consigliere Carlo Bava “arriveranno cadaveri da ovunque in un’area che è già critica per l’ambiente”… “la combustione di cadaveri libera anche diossina e composti che non conosciamo perché le persone non sono più carne e ossa. Pensiamo ad esempio ai farmaci e ai prodotti chemioterapici che andranno a volatilizzarsi”. Ci è stato detto che il costo del personale sarebbe altissimo, anche se oggi il costo del personale incide per 70.000 euro con due addetti e, se si facesse un servizio “non per lucro” con i 250.000 euro di utile pagheremmo non 2, ma altri 7 dipendenti, arrivando a 9.

Il Sindaco in capigruppo ha detto che non vuole essere ricordata per l’amministrazione del forno inceneritore. Noi non sappiamo per che cosa verrà ricordata però la vogliamo aiutare ad avere un motivo in più per mantenere comunale il forno crematorio, per mantenere un servizio a prezzo contenuto, per non peggiorare la salute dei residenti di Pallanza e S. Anna: realizzare un impianto risparmiando almeno 700.000 euro.

Comune di Frosinone: Ubicato presso il cimitero il “cosiddetto forno crematorio” potrà effettuare 4 cremazioni al giorno per 250 giorni l’anno. Circa mille cremazioni l’anno. Un sistema alternativo di gestione della salma che si appresta ad essere l’unico nel basso Lazio e nell’alta Campania. La tecnologia di riferimento adottata per la cremazione è quella di una ditta di Udine, già realizzatrice di numerosi altri impianti di cremazione in Italia, tra cui quello realizzato presso il civico cimitero di Verbania. Proprio la nostra Verbania! L’attuale amministrazione parla di una seconda linea da realizzare e di un costo di 1.700.000 euro, eppure l’impianto di Frosinone ha avuto un costo complessivo di 890.000 euro di cui 526.000 euro per le opere in muratura e 364.000 euro per forno crematorio, e attrezzature varie. La spesa complessiva della realizzazione del complesso del forno crematorio possa essere considerata di poco superiore ad un milione di euro, tenendo conto delle ulteriore spese minori che l’amministrazione ha dovuto sostenere quali: spese tecniche, adeguamento cabina per fornitura elettrica, autorizzazione ASL e autorizzazione per la emissioni in atmosfera dell’impianto di cremazione. Un impianto a norma e zero impatto ambientale. Per l’impianto realizzato, l’ Amministrazione del comune di Frosinone, ha stabilito prima dell’entrata in funzione, anche l’acquisto di una sezione di depurazione fumi adatta al trattamento dei composti organo clorurati (tra cui in particolare figurano diossine e furani) da interfacciare con l’esistente sistema di filtrazione a maniche. Un dettaglio non previsto in precedenza ma necessario per garantire il rispetto di tutte le condizioni operative dei parametri di emissione previsti per gli impianti di cremazione, in considerazione dei sempre più stringenti limiti di emissione della normativa nazionale e regionale ed al fine di preservare nella maniera più assoluta la salute della cittadinanza e la qualità dell’aria. L’unione tra il sistema di iniezione e reagenti ed il sistema di filtrazione a tessuto amplia il campo di azione, consentendo un abbattimento completo degli inquinanti.

Un moderno impianto di cremazione ha generalmente un funzionamento completamente automatico e richiede minimi interventi manuali da parte degli operatori. La ditta dispone di una struttura tecnica in grado di supportare i propri Clienti nella fase di formazione teorica ed addestramento pratico degli operatori addetti e può pertanto proporre programmi di formazione della durata variabile di 2-5 giorni a seconda del grado di esperienza degli operatori ed al loro numero. Fornisce un pacchetto di supervisione e comunicazione remota del processo di cremazione sia in ambiente SCADA che in ambiente WINDOWS che consente di ottenere un report per ciascuna cremazione con indicazione dei dati anagrafici e di processo. In tale pacchetto è possibile prevedere anche un servizio di telediagnosi con gestione remota degli eventuali allarmi di processo e con possibilità di modifica on-line dei parametri di processo dalla sede della ditta senza necessità di intervenire in loco in caso di anomalie o malfunzionamenti. Tale servizio consente di minimizzare gli interventi in loco dei tecnici e di identificare falsi allarmi e anomalie dovute a malfunzionamenti e/o operazioni errate da parte degli operatori.

Il programma del Sindaco recitava “se puoi sognarlo puoi farlo”, ha ragione, perché quindi gettare la spugna…in mano ai privati? Le soluzioni ci sono, basta volerlo.

Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle Verbania

UN SUSSULTO DI DIGNITÀ

foto-dignità Il 10 Giugno è un anno esatto dall’insediamento del Sindaco Silvia Marchionini. Un anno di cambiamenti più o meno discutibili che hanno visto più volte l’amministrazione ritornare sui propri passi o perdere pezzi. Si provi a pensare ad un esempio su tutti: Frontalieri con le Ali che ha visto sprecare risorse senza ottenere alcun beneficio, sull’onda dello spot, per poi affondare clamorosamente.
A tratti incomprensibile è stata la riorganizzazione della macchina amministrativa con il ripetuto spostamento di incarichi da un dirigente all’altro, accentrando poteri su pochi.
Una riorganizzazione che ha visto prima elogiare l’operato dell’allora Segretario comunale Zanetta Corrado, salvo poi contraddirsi dimissionandolo per far giungere l’attuale Segretaria Agata Papiri, a cui sono stati conferiti incarichi dirigenziali normalmente non di competenza del segretario, tradotti nell’assegnazione dell’ufficio corruzione e quello antimafia ad altri dirigenti, creando “criticità” nei ruoli di controllore e controllato. Una riorganizzazione che ha causato la dipartita di ben due assessori su sei, uno per “motivi lavorativi” (scaturiti verosimilmente dopo pochi mesi dall’insediamento mentre si discuteva in modo acceso del problema canile e spiaggia Beata Giovannina), l’altro con tanto di lettera di dimissioni e accuse al modo di operare del Sindaco definendo “…Un processo organizzativo in continuo divenire e per alcuni versi contradditorio..”” e ancora “”ma se non si discutono le azioni di maggior impegno collettivo in Giunta e nemmeno tra i Consiglieri””.
Un anno che ha visto il problema del Porto Palatucci, ancora oggi affondato e in parte camuffato da una rete ombreggiante; la spiaggia Beata Giovannina tutt’oggi chiusa alla cittadinanza; le piscine comunali con problemi non risolti; la gestione del Canile non ancora assegnata; Villa San Remigio coni progetti fermi.possiamo continuare citando gli abbattimenti con spostamenti di volumi e non, che in entrambi i casi hanno vista coinvolta la stessa impresa di costruzioni; ignorando i pareri della commissione paesaggio, organo comunale, scavalcato da decreti di urgenza; la carenza di comunicazione, non solo con le opposizioni, ma anche con la stessa maggioranza.
Oggi, l’unica cosa che è effettivamente cambiata è la costruzione del CEM, che incombe sulla città di Verbania che ad oggi, non conosce quali siano le reali destinazioni di quel “contenitore” e quali attività proporrà per poter ammortizzare tutti i costi sostenuti e futuri, salvo però pensare di farci un molo di attracco (tra due porti!).
Mentre scriviamo stiamo preparando la commissione Lavori Pubblici che tratterà il problema del Movicentro, il parcheggio multipiano adiacente alla stazione, era il 25 Agosto quando anche noi appoggiammo la prosecuzione dei lavori perchè sentivamo e sentiamo, per usare le parole del Sindaco, la responsabilità e ”” l’urgenza di risolvere i problemi – inclusi quelli ereditati – con pragmatismo e responsabilità, senza fretta ma anche senza sosta: per i cittadini “”. Ebbene, è passato un anno e nulla è cambiato.
Constatiamo però che anche delle belle iniziative siano state fatte, come il giro d’Italia, che ha visto la partecipazione attiva di molti volontari e il coinvlgimento della città, e questo non può esser che un segnale positivo. Ma ci chiediamo, a quale prezzo? Veramente il ristoratore che si trova a pagare un prezzo insostenibile, seppur minimamente ridotto sulla tassa sui rifiuti, trarrà beneficio a lungo termine da questo evento?
Nulla è perduto però, vediamo una maggioranza che in alcune occasioni si interroga sull’operato del proprio Sindaco, e riprova ne è stata, la richiesta di verifica di maggioranza fatta da Di Gregorio che si è tradotta però con un nulla di fatto. Eppure un sussulto di dignità c’è stato, nell’ultimo consiglio comunale, quando il presidente del consiglio comunale, seduto tra i banchi dei consiglieri, coscientemente non ha votato a favore del piano delle alienazioni, piano simbolo di un ennesimo atto di questa giunta che va: “senza fretta, senza sosta”.
Sarebbe opportuno però capire “dove stia andando” e a quale prezzo per la città, prima che non sia troppo tardi!

Foto-Voltaiche dall’ospedale Castelli

 

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In data 25 Agosto 2014 l’Assessore Forni in Consiglio Comunale riferì testualmente:

“Dall’11 giugno (2014) abbiamo messo la rete sopra al parcheggio dell’ospedale per verificare il perché l’impianto fotovoltaico non era ancora collegato. Mancavano degli strumenti tecnologici. Abbiamo scoperto che mancavano cose come forniture emesse in carico di alcuni strumenti tecnologici quali inverter. La ditta è stata sentita più volte in questo periodo e la settimana scorsa ha montato parte dell’apparecchiatura. La settimana entrante si dovrebbe completare il montaggio di queste apparecchiature, ci siamo informati presso l’Enel che una volta montato le apparecchiature e compilati alcuni documenti, tra una decina di giorni ci sarà il collegamento a terra e quindi il definitivo completamento dell’opera.”

Siamo ad Aprile 2015, una seconda interrogazione è già stata posta a Febbraio, sempre su questa questione, dalle minoranze, eppure i pannelli fotovoltaici risultano collegati tra loro, ma non funzionanti! Cosa ancor più grave però, che segnaliamo con le immagini,  è che la cabina elettrica principale è di libero accesso a chiunque, risultando essere un potenziale pericolo per i cittadini, in particolare i bambini. Non solo, dato il facile accesso al locale tecnico che ha il cancello aperto, potrebbero verificarsi atti vandalici o manomissioni dell’impianto stesso, con danni che ovviamente ricadranno a carico dell’intera comunità.
Il MoVimento 5 Stelle presenterà un ulteriore interrogazione sperando che si provveda urgentemente ad avviare l’impianto ma soprattutto a garantirne la custodia per salvaguardare la sicurezza dei cittadini.

Nei pannelli le celle fotovoltaiche trasformano l’energia solare incidente in energia elettrica. Speriamo che queste FOTO-voltaiche riescano a trasformare l’energia delle parole dell’amministrazione in fatti concreti anche perché tali apparecchiature hanno una durata media di 25 anni, ne sono già stati sprecati 3…

MoVimento 5 Stelle Verbania

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STENDIAMO UN VELO PIETOSO, OVVIAMENTE ROSA

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Comunicato di risposta al Sindaco Marchionini!

Sul giornale “La Prealpina” il Sindaco rassicura tutti: “per l’arrivo del Giro d’Italia (il materiale depositato al Porto Palatucci) sarà coperto con dei teli per evitare che le immagini dei detriti finiscano in diretta nazionale Rai.
In pratica questa discarica a cielo aperto è lì da mesi, una grande quantità di polistirolo continua a essere sparsa, alla prima folata di vento, senza controllo, in tutta la zona, causando dei danni ambientali gravissimi e, anziché prendere provvedimenti per arginare sul nascere i danni, ci si limita all’aspetto scenico, con il puerile scopo di mascherare il tutto di fronte alle telecamere della RAI. Un’operazione degna del migliore camouflage di EXPO 2015 per coprire i lavori incompiuti nei padiglioni della manifestazione.
Eppure, se si tratta di coprire, perché non farlo subito ? Magari coprendo si evita anche la dispersione di polistirolo , che curiosi vadano a guardare e toccare (cosa successa questo weekend pasquale), rischiando anche di farsi male ed esponendo il comune a richieste rimborsi.

Ma altri punti non sono chiari: Sono state presentate numerose richieste di risarcimento danni, per le imbarcazioni private affondate, contro la European Nautic Service ed il Comune stesso, molte finite in Tribunale in quanto si ritiene che entrambi i soggetti abbiano commesso palesi irregolarità.
Inoltre le giustificazioni del sindaco circa presunte verifiche da parte della magistratura sulle strutture danneggiate risultano, ai più, poco credibili: qualsiasi accertamento può essere eseguito in qualunque luogo di ricovero visto che i detriti e i relitti di cui stiamo parlando sono già stati rimossi e ulteriormente sezionati per facilitarne il trasporto, pur rimanendo, come riporta il Sindaco: “in attesa della perizia”.

Invece di impegnarsi a trovare giustificazioni di fronte a questo scempio non sarebbe meglio che l’amministrazione di Verbania si occupasse di cercare delle soluzioni per evitare un ulteriore spargimento di rifiuti? Perché il cantiere non è stato messo in sicurezza di fronte al palese rischio di danni ambientali? Sono forse finiti i soldi?
Eppure per molte iniziative i soldi si trovano, ma evidentemente l’amministrazione spera che nessuno se ne accorga, per questo non costa niente stendere un velo pietoso .

Ricordiamo la campagna “‪#‎Verbaniainquina‬” in cui ogni cittadino può segnalare episodi di inquinamento analoghi tramite la nostra pagina Facebook “Verbania 5 Stelle” oppure contattandoci al seguente indirizzo email: contatti@verbania5stelle.it

MoVimento 5 Stelle Verbania

Un Giro d’Italia SENZA FORATURE SUL SOCIALE

Rispondiamo brevemente alla giunta rispetto alla questione della variazione di bilancio.

Primo. Non siamo contro il Giro d’Italia anzi pensiamo sia una (ma non l’unica) buona idea per il rilancio della città.

Secondo. I tagli al sociale sono stati scritti e votati, ma non sono 40.000€ ma ben 110.000€, quasi tre volte tanto. var_bilancioPer quanto riguarda l’errore della percentuale (40.000€ è poco più dell’1% di 3.841.000€ non lo 0,01%) perdoniamo la giunta sperando che sia solo una distrazione.

Terzo. La scusa addotta dalla maggioranza che le cifre tagliate erano mal spese non regge. Se la spesa sociale non funziona correttamente si applichino per rimodularla e renderla più efficace evitando tagli lineari. Inoltre ci rammarichiamo di aver appreso in Consiglio Comunale che il Sindaco abbia deciso di eliminare definitivamente il Bonus Bebe’, strumento utilizzato ogni anno da oltre 100 famiglie fino al 2011 (unici dati disponibili).

...invece nel programma di governo è scritto diversamente!

Questo invece veniva scritto nel programma elettorale di Silvia Marchionini, ora programma di governo!

Quarto. Per mantenere le variazioni volute dalla maggioranza, senza però intaccare la spesa sociale, abbiamo presentato una mozione per chiedere un celere accertamento dell’entità degli oneri di urbanizzazione non corrisposti dalle ormai famose 39 pratiche SUAP irregolari e far si che siano questi proventi a coprire le spese per il passaggio del Giro d’Italia a Verbania.

Infine, facciamo appello alla giunta affinché condivida maggiormente le decisioni di bilancio dando la possibilità di soffermarsi insieme sui numeri, e poi come si dovrebbe fare in ogni buona famiglia (anche se litigiosa), il capo famiglia deciderà il da farsi sulla base delle critiche dei figli e dei figliastri, sempre che non pensi di essere un padre padrone.