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M5S: ENNESIMA INTERPELLANZA SUL PORTO PALATUCCI

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In zona Villa Taranto ancora oggi i turisti possono ammirare grossi pezzi di polistirolo che galleggiano o arenati sulla spiaggia adiacente l’attracco dei battelli, con le giornate ventose di lunedì 25 aprile 2016, ovvero quasi tre anni dopo il primo evento. Abbiamo già chiesto più volte al sindaco di provvedere. Ad oggi il cantiere è completamente abbandonato e come se non bastasse gli eventi atmosferici fanno sì che diversi detriti, tra cui una grossa quantità di polistirolo, si spargano in acqua senza controllo, provocando danni gravissimi all’ecosistema lacustre. Noi del M5S con un’interpellanza depositata per il prossimo consiglio comunale, chiediamo al sindaco, se ha messo, o intende mettere in atto misure di contenimento per evitare che il polistirolo si disperda totalmente nel lago e se ritiene di addossare nuovamente la colpa a ConserVCO per il mancato servizio o se, con senso di responsailità, intende procedere diversamente e quale sarà la tempistica per la rimozione di quel che rimane del porto Palatucci affondato, ricordandoLe che tale mancanza sta causando un danno ambientale, sotto gli occhi di tutti, turisti compresi.

MoVimento 5 Stelle Verbania

Amministrazione del due pesi e due misure.

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La legge si sa, è uguale per tutti, o almeno dovrebbe esserlo. A Verbania però non è ben chiaro cosa sia o non sia legge e cosa sia “interpretazione” della legge.

Potremmo anche dire che oggi “l’hanno fatta fuori dal vaso” per strappare un sorriso, anche se amaro, ma che pone alcune riflessioni.

Ciò che chiediamo al Sindaco è: perché nella roggia vicino alla posta c’è un lungo filare di vasi (che ha peraltro avuto 2 volte un parere negativo da parte della commissione Paesaggio, da lei stessa nominata) mentre ad un privato vengono rimossi dei vasi molto simili ai suddetti, a pochi metri di distanza, appellandosi allo stesso parere che lei, furbamente e legalmente ha aggirato?
O li togliete tutti, o li lasciate tutti.

Perché per il project financing del porto turistico di Verbania, progetto bellissimo ed avveniristico, si è già a conoscenza del disegno, dell’importo, l’amministrazione ne ha fatto propaganda nel messaggio di fine anno, mentre per lo stesso identico iter, cioè un project financing del forno crematorio, ad oggi si sa a malapena il nome del proponente dopo insistenza dei consiglieri di minoranza. Perché per il forno è tutto segreto, mentre per il porto no?

Quali sono le leggi a cui ci si appella per dire le stesse identiche cose? Una volta si interpretano in un modo e una volta in un altro, guarda caso a seconda di come fa comodo all’ amministrazione.

MoVimento 5 Stelle Verbania

UN SUSSULTO DI DIGNITÀ

foto-dignità Il 10 Giugno è un anno esatto dall’insediamento del Sindaco Silvia Marchionini. Un anno di cambiamenti più o meno discutibili che hanno visto più volte l’amministrazione ritornare sui propri passi o perdere pezzi. Si provi a pensare ad un esempio su tutti: Frontalieri con le Ali che ha visto sprecare risorse senza ottenere alcun beneficio, sull’onda dello spot, per poi affondare clamorosamente.
A tratti incomprensibile è stata la riorganizzazione della macchina amministrativa con il ripetuto spostamento di incarichi da un dirigente all’altro, accentrando poteri su pochi.
Una riorganizzazione che ha visto prima elogiare l’operato dell’allora Segretario comunale Zanetta Corrado, salvo poi contraddirsi dimissionandolo per far giungere l’attuale Segretaria Agata Papiri, a cui sono stati conferiti incarichi dirigenziali normalmente non di competenza del segretario, tradotti nell’assegnazione dell’ufficio corruzione e quello antimafia ad altri dirigenti, creando “criticità” nei ruoli di controllore e controllato. Una riorganizzazione che ha causato la dipartita di ben due assessori su sei, uno per “motivi lavorativi” (scaturiti verosimilmente dopo pochi mesi dall’insediamento mentre si discuteva in modo acceso del problema canile e spiaggia Beata Giovannina), l’altro con tanto di lettera di dimissioni e accuse al modo di operare del Sindaco definendo “…Un processo organizzativo in continuo divenire e per alcuni versi contradditorio..”” e ancora “”ma se non si discutono le azioni di maggior impegno collettivo in Giunta e nemmeno tra i Consiglieri””.
Un anno che ha visto il problema del Porto Palatucci, ancora oggi affondato e in parte camuffato da una rete ombreggiante; la spiaggia Beata Giovannina tutt’oggi chiusa alla cittadinanza; le piscine comunali con problemi non risolti; la gestione del Canile non ancora assegnata; Villa San Remigio coni progetti fermi.possiamo continuare citando gli abbattimenti con spostamenti di volumi e non, che in entrambi i casi hanno vista coinvolta la stessa impresa di costruzioni; ignorando i pareri della commissione paesaggio, organo comunale, scavalcato da decreti di urgenza; la carenza di comunicazione, non solo con le opposizioni, ma anche con la stessa maggioranza.
Oggi, l’unica cosa che è effettivamente cambiata è la costruzione del CEM, che incombe sulla città di Verbania che ad oggi, non conosce quali siano le reali destinazioni di quel “contenitore” e quali attività proporrà per poter ammortizzare tutti i costi sostenuti e futuri, salvo però pensare di farci un molo di attracco (tra due porti!).
Mentre scriviamo stiamo preparando la commissione Lavori Pubblici che tratterà il problema del Movicentro, il parcheggio multipiano adiacente alla stazione, era il 25 Agosto quando anche noi appoggiammo la prosecuzione dei lavori perchè sentivamo e sentiamo, per usare le parole del Sindaco, la responsabilità e ”” l’urgenza di risolvere i problemi – inclusi quelli ereditati – con pragmatismo e responsabilità, senza fretta ma anche senza sosta: per i cittadini “”. Ebbene, è passato un anno e nulla è cambiato.
Constatiamo però che anche delle belle iniziative siano state fatte, come il giro d’Italia, che ha visto la partecipazione attiva di molti volontari e il coinvlgimento della città, e questo non può esser che un segnale positivo. Ma ci chiediamo, a quale prezzo? Veramente il ristoratore che si trova a pagare un prezzo insostenibile, seppur minimamente ridotto sulla tassa sui rifiuti, trarrà beneficio a lungo termine da questo evento?
Nulla è perduto però, vediamo una maggioranza che in alcune occasioni si interroga sull’operato del proprio Sindaco, e riprova ne è stata, la richiesta di verifica di maggioranza fatta da Di Gregorio che si è tradotta però con un nulla di fatto. Eppure un sussulto di dignità c’è stato, nell’ultimo consiglio comunale, quando il presidente del consiglio comunale, seduto tra i banchi dei consiglieri, coscientemente non ha votato a favore del piano delle alienazioni, piano simbolo di un ennesimo atto di questa giunta che va: “senza fretta, senza sosta”.
Sarebbe opportuno però capire “dove stia andando” e a quale prezzo per la città, prima che non sia troppo tardi!

STENDIAMO UN VELO PIETOSO, OVVIAMENTE ROSA

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Comunicato di risposta al Sindaco Marchionini!

Sul giornale “La Prealpina” il Sindaco rassicura tutti: “per l’arrivo del Giro d’Italia (il materiale depositato al Porto Palatucci) sarà coperto con dei teli per evitare che le immagini dei detriti finiscano in diretta nazionale Rai.
In pratica questa discarica a cielo aperto è lì da mesi, una grande quantità di polistirolo continua a essere sparsa, alla prima folata di vento, senza controllo, in tutta la zona, causando dei danni ambientali gravissimi e, anziché prendere provvedimenti per arginare sul nascere i danni, ci si limita all’aspetto scenico, con il puerile scopo di mascherare il tutto di fronte alle telecamere della RAI. Un’operazione degna del migliore camouflage di EXPO 2015 per coprire i lavori incompiuti nei padiglioni della manifestazione.
Eppure, se si tratta di coprire, perché non farlo subito ? Magari coprendo si evita anche la dispersione di polistirolo , che curiosi vadano a guardare e toccare (cosa successa questo weekend pasquale), rischiando anche di farsi male ed esponendo il comune a richieste rimborsi.

Ma altri punti non sono chiari: Sono state presentate numerose richieste di risarcimento danni, per le imbarcazioni private affondate, contro la European Nautic Service ed il Comune stesso, molte finite in Tribunale in quanto si ritiene che entrambi i soggetti abbiano commesso palesi irregolarità.
Inoltre le giustificazioni del sindaco circa presunte verifiche da parte della magistratura sulle strutture danneggiate risultano, ai più, poco credibili: qualsiasi accertamento può essere eseguito in qualunque luogo di ricovero visto che i detriti e i relitti di cui stiamo parlando sono già stati rimossi e ulteriormente sezionati per facilitarne il trasporto, pur rimanendo, come riporta il Sindaco: “in attesa della perizia”.

Invece di impegnarsi a trovare giustificazioni di fronte a questo scempio non sarebbe meglio che l’amministrazione di Verbania si occupasse di cercare delle soluzioni per evitare un ulteriore spargimento di rifiuti? Perché il cantiere non è stato messo in sicurezza di fronte al palese rischio di danni ambientali? Sono forse finiti i soldi?
Eppure per molte iniziative i soldi si trovano, ma evidentemente l’amministrazione spera che nessuno se ne accorga, per questo non costa niente stendere un velo pietoso .

Ricordiamo la campagna “‪#‎Verbaniainquina‬” in cui ogni cittadino può segnalare episodi di inquinamento analoghi tramite la nostra pagina Facebook “Verbania 5 Stelle” oppure contattandoci al seguente indirizzo email: contatti@verbania5stelle.it

MoVimento 5 Stelle Verbania

#Verbaniainquina

11039285_932562170107437_8429964635886021644_nLo scempio che si sta consumando nei pressi del PORTO PALATUCCI deve finire immediatamente.
Dopo le tante ombre sulla gestione del porto, ora il problema si è spostato anche nel cantiere presente che sta provocando danni enormi all’ambiente circostante.
Ogni cittadino avrà potuto ammirare questa discarica a cielo aperto visibile nel vicino parcheggio dove sono stati depositati i pontili comprensivi dei grossi blocchi di polistirolo estratti dal lago derivanti dall’evento distruttivo dell’ottobre 2013.
Da dicembre 2014 il cantiere è completamente abbandonato e come se non bastasse gli ultimi eventi atmosferici hanno fatto sì che diversi detriti, tra cui una grossa quantità di polistirolo, si spargessero in acqua senza controllo, provocando danni gravissimi all’ecosistema lacustre.
Pesci e volatili, infatti, scambiano i piccoli frammenti di polistirolo per cibo, rischiando la morte per avvelenamento o soffocamento.
Siamo ad Aprile, il Movimento 5 Stelle e tutta la cittadinanza sensibile al problema chiede spiegazioni: perché i lavori sono stati interrotti? Cosa intende fare questa amministrazione per evitare ingenti danni ambientali, oltre che di immagine, alla vigilia della stagione turistica?

Il M5S Verbania lancia l’iniziativa “#VerbaniaInquina” per invitare la cittadinanza a denunciare altri episodi analoghi mediante l’invio di immagini o video contatti@verbania5stelle.it, oppure pagina Facebook “Verbania 5 stelle” . Farà poi sue le le richieste da sottoporre all’amministrazione comunale esortandoli a risolverli nel minor tempo possibile
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Spiagge, cani e porti, un trio impossibile?

trio1 Gennaio 2015: l’anno inizia con la lieta notizia che il gestore della Beata Giovannina ha rescisso il contratto, ora la spiaggia dovrà tornare ai cittadini, libera da vincoli dettati da delibere molto discusse, ma chi provvederà a ripristinare lo stato dei luoghi?

10 settembre 2014: è la data in cui è stato discusso il nostro Ordine del Giorno che chiedeva di ridare ai cittadini la spiaggia, riqualificata con soldi pubblici ma assegnata ad un privato, proponendo di far luce sulle condizioni dell’affidamento, a nostro parere improprie. La maggioranza lo aveva bocciato, decidendo di rimandare tutto al 2017/18, ossia a scadenza della convenzione.

29 Settembre 2014:  discussione del nostro Ordine del Giorno che aveva per oggetto il canile. Il MoVimento 5 Stelle chiedeva all’amministrazione comunale in autotutela, di correggere gli effetti sfavorevoli per le casse comunali creati dalla determina 880 del 2014.

Ricordiamo l’attuale situazione: ufficialmente Amministrazione Comunale ha chiuso il 21 Novembre i rapporti con Adigest, dopo che questa non ha sottoscritto il contratto per la gestione dell’impianto di via del Plusc.

Ora constatiamo che tutti i nostri dubbi sollevati sulla Beata Giovannina e sul Canile si sono concretizzati con la fuga dei gestori.

14 luglio 2014: abbiamo discusso in consiglio comunale una mozione per l’accertamento delle responsabilità dopo il disastro che ha visto il collasso del porto Palatucci, un atto dovuto sia per il costo dell’opera, circa 5 milioni di euro, sia per l’ambiguità dell’Ordinanza che avrebbe dovuto garantire lo sgombero del porto, sia per le numerose richieste di risarcimento danni, che come intuibile, tenderanno a batter cassa sull’ente. Siamo stati criticati, da chi con lo slogan del “ FARE”, non vuole perdere tempo. Purtroppo, le nostre perplessità non sono motivate da propaganda politica, ma da responsabilità rispetto ai cittadini che rappresentiamo. Infatti stanno piovendo richieste di risarcimento danni a raffica, quelle da noi visionate superano i 700.000€ e dalla data del disastro l’assicurazione relativa alla responsabilità civile del comune di Verbania è aumentata drasticamente.

Il Sindaco in una sua nota ha giudicato la nostra utile attività di controllori come “solite polemiche pelose”, ma volente o nolente dovrà continuare a fare i conti con il nostro lavoro, perché come appena illustrato sopra, ogni argomento prima di ogni polemica è stato portato in consiglio, e la maggioranza ha sempre votato contro.

… e io pago!

e_io_pagoDurante l’ultimo Consiglio Comunale il M5S ha proposto una mozione tesa a tutelare le casse comunali, a seguito delle numerose cause di risarcimento relative alle imbarcazioni danneggiate ed affondate durante l’evento atmosferico dell’anno scorso che ha distrutto il Porto Turistico. Purtroppo la mozione è stata respinta, ma non ci sentiamo sconfitti. Piuttosto siamo amareggiati dall’assenza di volontà di cercare le responsabilità, probabilmente riconducibili ad errori o negligenze di singoli, visto che la relazione richiesta dal Comune all’Università di Bologna parla di un insieme di cause legate ad un’insufficiente cautela nella progettazione ed una tardiva manutenzione ordinaria e straordinaria. Alla base della carenza manutentiva un evitabile contenzioso fra comune e gestore; in effetti, se solo qualcuno avesse pensato di introdurre nel contratto di gestione un piano di manutenzione e monitoraggio da far eseguire da personale specializzato, non ci sarebbe stata la diatriba su chi dovesse svolgere le operazioni di controllo e sostituzione delle parti usurate. Per altro, un contratto di gestione chiuso ad un cifra irrisoria. Senza dimenticarsi del mistero dell’ordinanza di chiusura e sgombero mai revocata e mai applicata, dal momento che imbarcazioni e persone hanno frequentato il porto sotto gli occhi di tutti. La nostra era una richiesta di buon senso per tutelare la collettività da quelli che sembrano essere stati solo errori di alcuni, a differenza di chi teme di “trasformare il Consiglio in un aula di tribunale” noi temiamo che alla fine a pagare siano sempre i soliti.

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