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Amministrazione del due pesi e due misure.

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La legge si sa, è uguale per tutti, o almeno dovrebbe esserlo. A Verbania però non è ben chiaro cosa sia o non sia legge e cosa sia “interpretazione” della legge.

Potremmo anche dire che oggi “l’hanno fatta fuori dal vaso” per strappare un sorriso, anche se amaro, ma che pone alcune riflessioni.

Ciò che chiediamo al Sindaco è: perché nella roggia vicino alla posta c’è un lungo filare di vasi (che ha peraltro avuto 2 volte un parere negativo da parte della commissione Paesaggio, da lei stessa nominata) mentre ad un privato vengono rimossi dei vasi molto simili ai suddetti, a pochi metri di distanza, appellandosi allo stesso parere che lei, furbamente e legalmente ha aggirato?
O li togliete tutti, o li lasciate tutti.

Perché per il project financing del porto turistico di Verbania, progetto bellissimo ed avveniristico, si è già a conoscenza del disegno, dell’importo, l’amministrazione ne ha fatto propaganda nel messaggio di fine anno, mentre per lo stesso identico iter, cioè un project financing del forno crematorio, ad oggi si sa a malapena il nome del proponente dopo insistenza dei consiglieri di minoranza. Perché per il forno è tutto segreto, mentre per il porto no?

Quali sono le leggi a cui ci si appella per dire le stesse identiche cose? Una volta si interpretano in un modo e una volta in un altro, guarda caso a seconda di come fa comodo all’ amministrazione.

MoVimento 5 Stelle Verbania

BUONE FESTE DAL M5S DI VERBANIA

12376039_1062593413770978_7113531865875454920_n Il Movimento 5 Stelle di Verbania comunica ai cittadini che il nostro Consigliere Roberto Campana ha rinunciato ai gettoni di presenza per la partecipazione ai lavori del Consiglio comunale e delle Commissioni permanenti, destinando tali rimborsi alle scuole dell’infanzia pubbliche comunali.
Questo è un concetto molto semplice ma fondamentale per noi del Movimento 5 Stelle.
La scelta è ricaduta sulle scuole dell’infanzia, per l’emergenza anche economica in cui sono costrette a lavorare, malgrado lo sforzo delle famiglie attraverso contributi volontari non sempre si riesce a soddisfare le esigenze didattiche. Arte e creatività svolgono un ruolo fondamentale nell’ambito dell’evoluzione infantile, pensiamo sia importante sostenerla anche economicamente con l’acquisto di materiale. Complessivamente vengono donati ca. 1000,00 € di materiale ai 9 asili cittadini.

STITUTO COMPRENSIVO VERBANIA-INTRA:
Scuola Infanzia di Intra
Scuola Infanzia “Arcobaleno”

ISTITUTO COMPRENSIVO VERBANIA-PALLANZA:
Scuola Infanzia “Della Rossa”
Scuola Infanzia “Gabardi”
Scuola Infanzia “Rossi”

ISTITUTO COMPRENSIVO VERBANIA-TROBASO:
Scuola Infanzia di Unchio
Scuola Infanzia di Trobaso
Scuola Infanzia di Biganzolo
Scuola Infanzia di Cambiasca

Certi di far cosa gradita a Voi, ai piccoli e alle loro famiglie, cogliamo l’occasione per porgere i nostri migliori auguri di Natale e felice anno nuovo.

Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle Verbania

UN NOME PER IL MULLER

 

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In seguito alla nostra richiesta di spedire i propri curriculum vitae per ricoprire il ruolo di rappresentante del Comune nel consiglio di amministrazione del ricovero Mullervenuti, ne sono giunti due al nostro indirizzo. I nomi dei candidati sono :

Bruno Montelatici, residente a Verbania, pensionato.

e

Raffaele Russo, residente a Verbania, direttore Ufficio Territoriale Verbania-DP Verbano-Cusio-Ossola.

Ieri ci siamo riuniti per scegliere il nome da portare in Consiglio Comunale e abbiamo optato per Raffaele Russo.Ringraziamo comunque il sig. Montelatici per la sua disponibilità.

Nella speranza di essere presi in considerazione dalla maggioranza del Consiglio Comunale stasera proporremo il nome di Russo come candidato, uscendo dalle logiche di partito e nominando per ‘meritocrazia’ chi deve operare nell’ interesse pubblico. A stasera.

MoVimento 5 Stelle Verbania

NOMINE MULLER, CERCASI CONSIGLIERE!

partec Durante la prossima seduta di Consiglio Comunale verrà nominato uno dei due rappresentanti del Comune nel consiglio di amministrazione del ricovero Muller, in sostituzione del precedente che ha cessato la carica in quanto ha preso posto in consiglio comunale. Come per le precedenti nomine il M5S ripropone a tutte le forze politiche di costituire una selezione pubblica per competenze, facendo sì che le cariche venissero assegnate esclusivamente secondo merito e che non si arrivi in Consiglio Comunale con i nomi già decisi da gruppi ristretti.

Ricordiamo questa nostra richiesta già fatta a luglio 2014, non tanto perché vorremmo che le minoranze in consiglio possano aver sempre voce nelle nomine, ma perché sparisca definitivamente quel odioso comune sentire sulle nomine politiche, retribuite o meno, che finiscono per diventare poltronifici.

Sarebbe auspicabile che si potessero raccogliere i curriculum dei candidati su un’unica piattaforma, come il sito comunale, liberamente consultabile ed accessibile per far si che tutte le candidature siano trasparenti.

Nel frattempo noi abbiamo cominciato a provare questo metodo dedicando una sezione del nostro sito www.verbania5stelle.it. Così facciamo anche ora per la raccolta dei curriculum di tutti coloro che vorrebbero ricoprire la carica di consigliere d’amministrazione al Muller.

Domenica 20 Dicembre, giorno prima del consiglio comunale, il gruppo 5 stelle si riunirà per discutere e per scegliere collegialmente il nome da proporre nella seduta di consiglio. Per questo, chi fosse interessato, potrà inviare il proprio curriculum a contatti@verbania5stelle.it entro e non oltre domenica alle ore 15:00.

Qualora vi fossero più curriculum, la sera stessa, in apposita riunione aperta, si potranno valutare i curriculum per individuare la persona che verrà proposta dal gruppo MoVimento 5 Stelle in Consiglio Comunale.

 

OSPEDALE UNICO SI! MA A QUALE PREZZO?

12295359_1049101145120205_7299733283919505373_n Ieri sera anche il consiglio comunale di Verbania ha dovuto ratificare delle decisioni già prese, più di due ore di discussione, ahinoi inutili, che hanno solo dato eco alle diverse posizioni. Il MoVimento 5 stelle ha proposto già dal 2010 la soluzione dell’Ospedale unico per tutelare la salute dei cittadini con l’obbiettivo primario di aumentare la sicurezza del paziente con un ospedale di qualità e, come secondo obbiettivo, ridurre i costi. Avremmo potuto avallare il documento rendendoci complici, astenerci senza prendere una decisione, tacere nel non voler dare risalto a ciò che stà avvenendo. Invece no, abbiamo dovuto votare contro un documento, quello presentato dal Pd, perchè non dà garanzie sufficienti sia sulla tipologia di ospedale che sul ruolo dei privati e che rischia di far buttare via, per l’ennesima volta, altri soldi pubblici.

Viene proposto un ospedale di 300 posti letto, che equivalgono a 2 posti letto ogni mille abitanti della nostra provincia, pochi rispetto a una media europea di 4,8 posti ogni mille abitanti.

Non viene considerato il riutilizzo del progetto di Piedimulera da 440 posti letto, che, pur in una nuova localizzazione, segue le linee guida nazionali del 2003 per la realizzazione di ospedali a intensità di cura che sono ancora attuali, e farebbe risparmiare 407.160 € di progettazione.

Non ci convince la soluzione paventata del project financing: la Corte dei Conti ha chiarito che è una truffa in cui il rischio rimane alla pubblica amministrazione che si trova a pagare con tassi di usura le realizzazioni da parte di privati. Non vogliamo inoltre che vengano concessi servizi ai costruttori in cambio di una riduzione del “canone di disponibilità” (canone simile ad un affitto). Questi servizi non sanitari (es. mense, pulizie, riscaldamento, energia, ma anche ingegneria clinica) verrebbero infatti affidati non tramite gara ma in maniera diretta, creando un evidente danno erariale. Inoltre, nel caso di tagli al fondo sanitario (che sta compiendo in maniera scellerata Renzi) se l’ASL non fosse più in grado di pagare il canone, si potrebbe trovare obbligata a cedere pezzi di sanità pubblica ai costruttori. Finendo per esternalizzare e privatizzare la nostra Sanità.

L’unico vantaggio è il mantenimento dello status quo delle due strutture ospedaliere, Castelli e San Biagio, sino alla futura realizzazione dell’ospedale unico, ma a quale prezzo? Nulla inoltre si sa sul destino delle due strutture, anche quelle alla sanità privata?

Decisioni calate dall’alto dunque, senza diritto di replica e non condivise. Si ha fretta, fretta che rischia di buttare via ulteriori somme e di portare la sanità del Vco sempre più in mano ai privati e sempre più lontano dal vero obbiettivo: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti..”

MoVimento 5 Stelle Verbania

Contatti@verbania5stelle.it

 

Reddito di Cittadinanza

IL COMUNE DI VERBANIA SI SCHIERI PER TUTELARE CHI E’ SOTTO LA SOGLIA DI POVERTA’

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Il gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle di Verbania ha depositato una proposta di delibera per chiedere all’amministrazione comunale di porre in essere tutti gli atti, le richieste e le iniziative opportune e idonee a favorire l’approvazione della proposta di legge nazionale n. 1148 presentata dal Movimento 5 Stelle sull’istituzione del reddito di cittadinanza, la proposta di legge regionale n. 156 “Prime misure per un reddito di cittadinanza piemontese” a firma del Movimento 5 Stelle Piemonte per il sussidio monetario atto a raggiungere la soglia di povertà assoluta, così come calcolata dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) e di  aderire alla campagna lanciata dall’Associazione “Libera” sul “Reddito di dignità” con la quale si chiede l’istituzione del Reddito Minimo o di Cittadinanza;

Già il 18 settembre il M5S regionale aveva depositato la proposta di legge per istituire il reddito di cittadinanza piemontese, a prima firma Davide Bono.
Tale sussidio è rivolto alle persone in cerca di lavoro, disoccupati, inoccupati e sottoccupati.

Ecco i punti della proposta di legge regionale:

– Requisiti: cittadinanza italiana o residenza in Piemonte da almeno 5 anni, età tra i 25 ed i 65 anni, reddito famigliare inferiore alla soglia di povertà assoluta ISTAT, iscrizione al centro per l’impiego competente.

– Obblighi: partecipazione ad una delle azioni di formazione professionale regionale con frequenza di almeno l’80%, accettare ogni offerta di lavoro compatibile, partecipazione ad un progetto di utilità collettiva organizzato dal Comune di residenza.

– Coperture finanziarie. Impossibile trovarle oggi nel bilancio regionale: la copertura finanziaria che viene proposta proviene dai fondi della Coesione Sociale (in primis fondo sociale europeo cofinanziati da fondi statali e regionali) per un totale di 60 milioni di euro annui (su un totale di 1 miliardo in 7 anni). Tali fondi potrebbero essere usati come misure di accompagnamento alle politiche attive di ricerca del lavoro (formazione, orientamento) senza violare le direttive europee. Chiediamo quindi alla Regione Piemonte di farsi portavoce di una tale richiesta a livello nazionale ed europeo.

Anche il centrosinistra regionale ha presentato una proposta di legge simile alla nostra che prevede un sussidio di 600 €/mese, senza però reali coperture (fondi delle politiche sociali). A livello nazionale Renzi bolla come “assistenzialismo” il Reddito di cittadinanza proposto dal M5S, in Piemonte i democratici rincorrono una delle nostre principali battaglie. Speriamo che l’amministrazione e tutto il consiglio comunale di Verbania si facciano portavoce di queste nostre richieste con un impegno preciso affinchè al più presto venga approvata e finanziata una misura di sostegno al reddito universale in modo che nessuno venga lasciato indietro.

Movimento 5 Stelle Verbania

VERBANIA NOT FOR SALE (non è in vendita!)

cimiteroMercoledì sera, in Consiglio Comunale, abbiamo potuto assistere ad una vera e propria televendita con consiglieri del Pd, Assessore Forni e Sindaco prodigati a convincere la minoranza (e anche qualche scettico della maggioranza) che questa privatizzazione “s’ ha da fare”.

Abbiamo sentito di tutto: “il comune non può fare marketing e business sulle cremazioni” (infatti lo farà il privato), non abbiamo personale competente, la gestione comunale non funziona, è un trend in crescita per cui bisogna costruire una seconda linea, insomma “un pessimo affare per il comune, meglio darlo al privato”, il quale, avendolo in concessione per 30 anni, avrà un utile complessivo di almeno 7,5 MILIONI di euro dato che ad oggi il forno rende mediamente, al netto delle spese, 250.000 euro (pur con tutti i problemi tecnici paventati). Peccato che il fabbisogno Verbanese è nettamente soddisfatto (solo il 20% delle cremazioni è di residenti, l’80% viene da fuori), a noi una seconda linea non serve, anzi, arriveranno salme da ogni dove con dei forti rischi ambientali e, come ha ben sottolineato il consigliere Carlo Bava “arriveranno cadaveri da ovunque in un’area che è già critica per l’ambiente”… “la combustione di cadaveri libera anche diossina e composti che non conosciamo perché le persone non sono più carne e ossa. Pensiamo ad esempio ai farmaci e ai prodotti chemioterapici che andranno a volatilizzarsi”. Ci è stato detto che il costo del personale sarebbe altissimo, anche se oggi il costo del personale incide per 70.000 euro con due addetti e, se si facesse un servizio “non per lucro” con i 250.000 euro di utile pagheremmo non 2, ma altri 7 dipendenti, arrivando a 9.

Il Sindaco in capigruppo ha detto che non vuole essere ricordata per l’amministrazione del forno inceneritore. Noi non sappiamo per che cosa verrà ricordata però la vogliamo aiutare ad avere un motivo in più per mantenere comunale il forno crematorio, per mantenere un servizio a prezzo contenuto, per non peggiorare la salute dei residenti di Pallanza e S. Anna: realizzare un impianto risparmiando almeno 700.000 euro.

Comune di Frosinone: Ubicato presso il cimitero il “cosiddetto forno crematorio” potrà effettuare 4 cremazioni al giorno per 250 giorni l’anno. Circa mille cremazioni l’anno. Un sistema alternativo di gestione della salma che si appresta ad essere l’unico nel basso Lazio e nell’alta Campania. La tecnologia di riferimento adottata per la cremazione è quella di una ditta di Udine, già realizzatrice di numerosi altri impianti di cremazione in Italia, tra cui quello realizzato presso il civico cimitero di Verbania. Proprio la nostra Verbania! L’attuale amministrazione parla di una seconda linea da realizzare e di un costo di 1.700.000 euro, eppure l’impianto di Frosinone ha avuto un costo complessivo di 890.000 euro di cui 526.000 euro per le opere in muratura e 364.000 euro per forno crematorio, e attrezzature varie. La spesa complessiva della realizzazione del complesso del forno crematorio possa essere considerata di poco superiore ad un milione di euro, tenendo conto delle ulteriore spese minori che l’amministrazione ha dovuto sostenere quali: spese tecniche, adeguamento cabina per fornitura elettrica, autorizzazione ASL e autorizzazione per la emissioni in atmosfera dell’impianto di cremazione. Un impianto a norma e zero impatto ambientale. Per l’impianto realizzato, l’ Amministrazione del comune di Frosinone, ha stabilito prima dell’entrata in funzione, anche l’acquisto di una sezione di depurazione fumi adatta al trattamento dei composti organo clorurati (tra cui in particolare figurano diossine e furani) da interfacciare con l’esistente sistema di filtrazione a maniche. Un dettaglio non previsto in precedenza ma necessario per garantire il rispetto di tutte le condizioni operative dei parametri di emissione previsti per gli impianti di cremazione, in considerazione dei sempre più stringenti limiti di emissione della normativa nazionale e regionale ed al fine di preservare nella maniera più assoluta la salute della cittadinanza e la qualità dell’aria. L’unione tra il sistema di iniezione e reagenti ed il sistema di filtrazione a tessuto amplia il campo di azione, consentendo un abbattimento completo degli inquinanti.

Un moderno impianto di cremazione ha generalmente un funzionamento completamente automatico e richiede minimi interventi manuali da parte degli operatori. La ditta dispone di una struttura tecnica in grado di supportare i propri Clienti nella fase di formazione teorica ed addestramento pratico degli operatori addetti e può pertanto proporre programmi di formazione della durata variabile di 2-5 giorni a seconda del grado di esperienza degli operatori ed al loro numero. Fornisce un pacchetto di supervisione e comunicazione remota del processo di cremazione sia in ambiente SCADA che in ambiente WINDOWS che consente di ottenere un report per ciascuna cremazione con indicazione dei dati anagrafici e di processo. In tale pacchetto è possibile prevedere anche un servizio di telediagnosi con gestione remota degli eventuali allarmi di processo e con possibilità di modifica on-line dei parametri di processo dalla sede della ditta senza necessità di intervenire in loco in caso di anomalie o malfunzionamenti. Tale servizio consente di minimizzare gli interventi in loco dei tecnici e di identificare falsi allarmi e anomalie dovute a malfunzionamenti e/o operazioni errate da parte degli operatori.

Il programma del Sindaco recitava “se puoi sognarlo puoi farlo”, ha ragione, perché quindi gettare la spugna…in mano ai privati? Le soluzioni ci sono, basta volerlo.

Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle Verbania

Esternalizzazione forno crematorio

cimiteroVengono “privatizzati” i parchimetri, il parcheggio multipiano Rosmini, ora tocca al Forno Inceneritore, chissà se un domani non fanno lo stesso per il CEM dato gli altissimi costi di gestione e manutenzione? Fino a quando è giusto svuotare il comune e dare in mano ai privati?

Forno crematorio: dati del 2013 danno ricavi per 434.000 euro, a cui vanno sottratti i costi di gestione di 82.000 €, costi personale 70.000 €, mutui 29.000 €, oneri diversi 1.700 per un totale di 183.700 € di costi. Con le cremazioni il comune di Verbania ha un utile di circa 250.000 euro l’anno.

L’impianto ad oggi è dimensionato per i bisogni di Verbania e i comuni limitrofi, su 100 cremazioni 20 sono Verbanesi e 80 non residenti, ma il trend delle cremazioni è in forte crescita.

In altri comuni, dove il servizio è privato, il costo per i residenti per la cremazione di una salma, va da 580,00 euro a salire mentre oggi a Verbania i residenti spendono 380 euro e chi proviene da fuori città 500,00 euro. In alcune realtà, le aziende private, fanno addirittura pagare un “extra” di 100,00 euro per l’utilizzo della sala commiato, tra l’altro obbligatoria se vi sono parenti, un vero e proprio business.

Ci chiediamo: perché questa esigenza di esternalizzare? Perché, se dà utili per 250.000 € con un trend in crescita, si sente l’esigenza di esternalizzare il servizio? Perché si parla di “dipendenti comunali non sufficientemente formati e specializzati” quando si potrebbero formare e quindi investire nel personale interno? Perchè lasciar realizzare una seconda linea, se non per aumentare gli introiti, quando comunque non sarà il comune a beneficiarne direttamente in caso di esternalizzazione? Perchè incrementare aumentando l’impatto ambientale quando la copertura dell’utenza Verbanese numericamente e più che soddisfatta? E’ stato fatto uno studio di ricaduta degli inquinanti per vedere l’impatto ambientale? E’ forse in linea con l’obbiettivo 20-20-20 del piano PAES?

Qualche risposta però l’abbiamo:
Il 29 giugno è pervenuto in comune un progetto di finanza di servizi con costruzione di un’opera. A noi non è dato sapere chi e cosa è stato proposto. Un dato è certo: il 29 giugno è stata fatta una proposta da parte di privati, ora, poco più di 3 mesi dopo, si vuole esternalizzare e bandire una gara, dove però, se vince altro soggetto, il promotore ha diritto di fare propria l’offerta del vincitore. Quale altro soggetto parteciperà ad una gara sapendo già che il proponente potrà prendere il suo posto? Perché non si è attivato prima il comune in tal senso, ma ha portato in consiglio comunale la proposta di esternalizzazione dopo l’offerta del privato?

Ognuno potrà trarre le sue conclusioni, noi ci siamo limitati a riportare quanto scritto nei verbali delle commissioni.

L’Assessore Forni s’è impegnato a fare in modo che, una volta esternalizzato, il forno crematorio renda alla città una somma vicina ai 250.000 euro, quindi inferiore o al massimo pari a quello che rende oggi, ma se la linea viene raddoppiata si presume che possano raddoppiare anche gli utili.

Ora però chiediamo ai cittadini che come al solito si trovano calate dall’alto decisioni che li riguardano : cosa volete?

Premesso che alcuni servizi essenziali non dovrebbero quasi avere utili ma dovrebbero solo abbattere il costo del servizio, ma dal momento che il servizio dà degli utili, e che se venisse installata la seconda linea si avrebbero maggiori entrate per le casse comunali, preferite una gestione interna da parte del comune, o una gestione esterna, dove chi gestirà dovrà comunque, in quanto privato, che piaccia o no, trarre profitto in una situazione che di per sé è già delicata per la vita umana?

Dite la vostra, scrivete a contatti@verbania5stelle.it

MoVimento 5 Stelle Verbania